In Catalogna accusano Marciniak di aver favorito l’Inter. Si sono lamentati giocatori e tifosi del Barça, ma non solo
Il primo a mostrarsi interdetto dalla direzione di gara è stato l’allenatore dei catalani, Hansi Flick. Per il tecnico tedesco, l’arbitro polacco avrebbe interpretato ogni situazione dubbia in favore dei nerazzurri. Anche Pedri ha giudicato poco corretta la decisione di revocare il rigore assegnato al Barcellona e si è poi domandato il motivo della mancata della seconda ammonizione di Mkhitaryan (che in realtà è stato ammonito una sola volta, proprio in occasione del fallo a limite su Yamal).
Al termine del ritorno della semifinale di Champions, il giovane centrocampista spagnolo ha addirittura invocato un’indagine ufficiale da parte della UEFA: “Non è la prima volta che ci succede una cosa del genere con questo arbitro, la UEFA dovrebbe indagare“.
Ed è vero che l’arbitro polacco, eletto tre anni fa il miglior direttore di gara del mondo, ha sbagliato tanto, ma di certo non a sfavore dei catalani. Doveva per esempio esserci un rosso diretto su Inigo Matinez che sputa contro Acebi (per giustificarsi, il difensore spagnolo dice di non averlo preso). Ha rischiato di essere espulso anche Flick che l’applaudito l’arbitro dopo il goal del 3-3 di Acerbi.
Ma c’è di più: la punizione da cui nasce l’azione del 2-2 del Barcellona non c’era, visto che Bastoni prende nettamente il pallone contrastando Yamal. Il polacco non aveva assegnato il rigore all’Inter: chiamato all’OFR ha giustamente cambiato versione. Poi aveva anche comandato il rigore per il Barcellona, ed è stato salvato dalla VAR. E ha fischiato la fine del primo tempo supplementare con Barella solo davanti all’ex portiere della Juve.
C’era il rigore su Lautaro?
Riguardo al rigore su Lautaro Martinez che ha portato al 2-0 per l’Inter, Cubarsi sembra intervenire su Lautaro ma prende prima il piede. E doveva essere anche ammonito. Questo è uno degli episodi su cui si sono lamentati di più i tifosi catalani.
Nell’azione incriminata, il Toro mette il destro a protezione della palla per prepararsi a calciare di sinistro. Non ci riesce perché il giovane difensore del Barcellona gli entra sulla caviglia abbattendolo. Pochi dubbi: è rigore.
Anche l’ex Gunner Arsene Wenger, intervenuto a BEINSports, ha criticato l’arbitraggio della semifinale di Champions fra Inter e Barcellona. Per l’ex manager il contatto su Lautaro non è da rigore. “Sono totalmente contrario a questo tipo di rigore. E sono totalmente contrario all’uso della moviola”, ha specificato Wenger.
“A velocità normale, è un ottimo intervento: Cubarsi arriva prima sulla palla. Guarda cosa sta facendo Lautaro, si sporge verso Cubarsi. Sta cercando il rigore. Sa che non segnerà, perché lo sente lì. Per me, l’arbitro in questa situazione dimostra di non aver preso la decisione giusta“. E i quotidiani catalani hanno subito colto al balzo il parere dell’ex manager dei Gunners per parlare di sconfitta veicolata da un arbitraggio di parte.
La verità è che l’Inter è stata salvata dalla VAR. Fosse stato per Marciniak l’Inter avrebbe perso… senza un rigore sacrosanto su Lautaro e con un rigore inesistente per il Barcellona. Come Wenger, però, la pensano tanti altri, tra cui l’ex rossonero Rud Gullit. Per l’olandese il rigore su Lautaro non c’era e il terzo gol dell’Inter da annullare per fallo di Dumfries.
Tornando a Flick e a Pedri, meglio chiarire un solo particolare. Non sono state decisioni 50 e 50: il rigore su Lautaro era netto, il fallo su Yamal era fuori area. Poi sul goal di Acerbi non c’è fallo da parte di Dumfries, c’è solo una protesta plateale dell’allenatore dei catalani.