Soltanto i più distratti e prevenuti possono essersi accorti solo oggi del valore del laterale destro olandese: l’arma in più di Inzaghi
Il valore di una squadra che raggiunge una finale di Champions League può solo crescere. E tutti gli eroi della doppia sfida con il Barcellona ora fanno gola sul mercato. C’è chi si mangia le mani pensando a Frattesi: Napoli e Roma avranno già messo in conto che, dopo il goal decisivo in semifinale, sarà difficile strapparlo all’Inter a meno di 40 milioni. Anche Thuram e Lautaro vagono oggi ancora più di ieri, e tutti i club interessati dovranno rivedere i loro piani.
E poi c’è Denzel Dumfries, uno dei fattori principali per l’Inter nella doppia sfida contro i catalani. L’olandese è uscito dalle semifinali con due goal e tre assist. Il ventinovenne è stato apprezzato in tutto il mondo per la sua tenacia, il suo strapotere fisico e per il piglio con cui ha affrontato gli avversari. Dopo il rinnovo, non ha sbagliato mezza partita. Eccolo qui il nuovo trendsetter del 3-5-2 inzaghiano: un elemento ormai imprescindibile per il gioco nerazzurro.
In tanti lo riconoscono come uno dei laterali più funzionali e costanti in circolazione. Da goffo terzino in imbarazzo con gli stop a seguire, Dumfries è diventato un top. E all’Inter tutti ora vogliono che concluda la carriera a Milano. A fine stagione, però, si rifaranno sotto le inglesi, con cui lo stesso Dumfries ha flirtato a lungo negli anni scorsi. E poi potrebbe arrivare un’offerta proprio dal Barcellona.
Preso a 14 e venduto a più di 50: Dumfries meglio di Hakimi
Il Barça potrebbe provarci davvero. Ma dopo questa stagione caratterizzata da grandi prestazioni, l’Inter potrebbe chiedere più di 50 milioni. Anche 60. Dalla Spagna scrivono che sarebbe una cifra congrua. E che Dumfries potrebbe dare a Flick ciò che manca al suo team: forza fisica e peso sull’out destro.
Quando nell’ormai lontano 2021, per far cassa, l’Inter dovette cedere Hakimi al PSG, tanti tifosi nerazzurri si avvilirono. Anche perché dei 68 milioni incassati dalla cessione del marocchino ne furono spesi 14 per portare in Italia dal PSV un laterale che non brillava certo per qualità tecniche. Da terzino difensivo, l’olandese ha saputo imparare presto il ruolo di laterale a tutta fascia, diventando un ottimo interprete delle due fasi.
In passato, l’ex PSV ha spinto per essere ceduto in Premier. Più volte è stato vicinissimo a un addio. Restando all’Inter ha però cambiato piglio: è migliorato ed è stato apprezzato, ha vinto uno Scudetto e si è già giocato una finale di Champions. Andarsene potrebbe non essere la scelta giusta…
Da cedere subito?
Da sempre dotato di una buona struttura fisica e di spiccate doti atletiche, ha imparato a crossare, a entrare in area per rendersi pericoloso o segnare e seguire l’azione in progressione. Qui a interlive lo abbiamo sempre celebrato. Dumfries è sempre stato un grande giocatore. Carente dal punto di vista tecnico ma fondamentale per fisicità e carattere. In tante occasioni si è dimostrato determinante con assist, goal, salvataggi. Ha imparato subito il suo compito ed è cresciuto dal punto di vista tattico e caratteriale. La vera svolta, come abbiamo ricordato, è poi arrivata col rinnovo.
L’Inter, come abbiamo detto, vorrebbe tenerlo. Ma bisogna anche considerare il fatto che non è più un ventenne e che a fine stagione la società potrebbe capitalizzare al massimo l’investimento con un’importante plusvalenza. Per questo il club sembra pronto a spendere 30 milioni per Luis Henrique?
Spendere così tanto per la riserva di Dumfries suona oggi poco comprensibile. Anche perché, a 6 milioni si può riscattare Zalewsky. E poi perché, sull’esterno, si può trovare qualcuno di più affidabile e futuribile anche a meno.