Da Lautaro-Thuram al patto Scudetto: rivelati i messaggi della chat di gruppo

Dopo la caduta, sono arrivati gli scontri, con lotte intestine e frecciate. Ma oltre la crisi c’è il nuovo obiettivo condiviso

Lo sfogo di Lautaro dopo la sconfitta contro il Fluminense è stato sintomatico: la sua chiamata alle armi, lungi dall’essere una critica ad personam, è stata espressione di un malessere generale. Calhanoglu va inteso come l’emblematico, non il problema in sé. L’amarezza seguita allo Scudetto perso e all’umiliazione in Champions doveva essere risolta con un riscatto.

Lautaro-Thuram e logo whatsapp
Da Lautaro-Thuram al patto Scudetto: rivelati i messaggi della chat di gruppo (LaPresse) – Interlive.it

Lautaro, meglio di chiunque altro, ha sentito di far parte di una squadra divisa, stanca e svuotata. Per questo ha tuonato. Mostrando che la leadership non è solo questione tecnica o formale. Si è preso una responsabilità, mettendoci la faccia. Chi ha inteso le sue parole, magari dopo qualche ora di disorientamento od offesa, è tornato a remare nella giusta direzione. Chi si è tenuto in disparte o è stato fermo ha invece dimostrato di non avere a cuore l’Inter.

E non è detto che la reazione di Hakan Calhanoglu debba essere interpretata come una ribellione o un affronto. Rispondendo polemicamente, il turco ha voluto lasciar intendere a tutti di non accettare il ruolo di capro espiatorio. E, chissà, di non essere intenzionato a gettare la spugna. Per capire le sue reali intenzioni dovremo aspettare altri pochi giorni. Andrà via, come ha chiesto Lautaro a chi non aveva voglia di impegnarsi? O resterà per tornare a fare la differenza?

Cristian Chivu, che già da giocatore (alla Roma e poi all’Inter) ha dimostrato di non essere affatto un carattere conciliante, oggi si ritrova a fare il ruolo del mediatore. E, a quanto pare, sa quali parole usare e come muoversi. Il suo compito principale, ora, è quello di ricucire gli strappi, non con altri proclami ma con gesti quotidiani. E qui entra in scena la chat di WhatsApp.

Secondo La Gazzetta dello Sport, sulla chat di gruppo i giocatori si scambiano foto dalle vacanze, battute, promesse. Parlano di Scudetto e di rivincita. E non più come sogno, ma come obiettivo reale. Magari sono pronti a stingere un patto. E a guidare il gruppo c’è la Thu-La. I due attaccanti nerazzurri sanno di essere i simboli e gli ispiratori della riscossa.

Lautaro e Thuram: patto per lo Scudetto

Le grandi vittorie nascono sempre da importanti pacificazioni. Lo schema è fisso: c’è lo sforzo, seguito dalla caduta e dalla crisi. Poi, vengono a galla le motivazioni e la forza del carattere. Quando qualcosa va storto, si cerca un nuovo ordine. La società ha già speso per rinforzare la squadra. Ma il nuovo acquisto più importante dev’essere lo spirito perduto. Perché di top-player non ne arriveranno.

Lautaro e Thuram
Lautaro e Thuram: patto per lo Scudetto (AnsaFoto) – interlive.it

Quelli forti, già ci sono in rosa. E sono appunto Lautaro Martinez e Marcus Thuram. Senza coesione interna, senza rispetto, non potrà esserci rinascita. Chivu dovrà dunque lavorare ancora su testa e gambe, dettando nuova disciplina e studiando una nuova strategia. Senza le parole di Lautaro, però, molti dei problemi che hanno affondato l’Inter nel finale della scorsa stagione non sarebbero venuti a galla e non ci sarebbe mai stata una vera autoanalisi del gruppo.

Al di là degli algoritmi, degli schemi, delle rotazioni e dei report tattici, c’è la questione umana. E se l’Inter ha davvero ritrovato il suo spirito, e se la Thu-La è tornata unita, allora una riscossa è davvero possibile. I nerazzurri sanno che pur non essendo i più forti, possono fare la differenza essendo i più affamati, i più uniti.

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