Inter, Kia contro Ausilio. Nuovo allenatore? Corsa a tre

Inter, Stefano Pioli ©Getty Images
Inter, Stefano Pioli ©Getty Images

CALCIOMERCATO INTER POST DE BOER / MILANO – Sono passati quasi tre giorni dall’esonero di Frank de Boer, eppure l’Inter è ancora senza allenatore. Questo perché Suning non si fida o comunque – per ora – non dà grande credito alla propria dirigenza, quella italiana che sicuramente ha davvero il polso della situazione, o almeno si spera. Quella stessa dirigenza, capitanata dal direttore sportivo Ausilio, finora senza alcun potere, che ha portato un nome sul loro tavolo: Stefano Pioli. Probabilmente il piu ‘credibile’, anche agli occhi della squadra, tra i tecnici italiani a spasso. Con l’ex Lazio è stato già raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2018, pur sapendo – entrambe le parti in causa – che esso potrebbe essere rispettato solo, e forse, in caso di qualificazione al preliminare di Champions, oggi distante ben otto punti. Insomma, Ausilio e company credono che Pioli, ma qualche approccio c’è stato pure con Guidolin, sia l’uomo giusto per guidare, traghettare l’Inter fino al termine della stagione, quando per forza di cose dovrà partire un nuovo percorso. L’idea è di cominciarlo con Simeone, che però non è detto si possa liberare dall’Atlético un anno prima rispetto alla scadenza del suo contratto, cambiata dal 2020 al 2018 per volontà dello stesso argentino.

Il ‘problema’ Joorabchian

Pioli sarebbe già dell’Inter se Zhang non avesse detto ‘stop, vogliamo riflettere ancora’: l’allenatore parmigiano, che nella sua carriera ha dimostrato di saper bene adattare la sua filosofia di gioco alle caratteristiche dei propri giocatori, non convince perché non ha un profilo internazionale, non è conosciuto e sicuramente perché non ha come sponsor Kia Joorabchian, l’agente, il mediatore e l’affarista (a capo di un fondo d’investimento) che non compare nell’organigramma nerazzurra ma che fino ad adesso ha pesato nelle decisioni della proprietà interista molto più che del sopracitato Ausilio o dell’impalpabile Zanetti. E questo è uno dei grandi problemi dell’Inter targata Cina. L’angloiraniano è uno strettissimo collaboratore di Suning, ma soprattutto lavora per sé stesso: quindi per il post-de Boer, a Zhang e a chi gli sta intorno, ha e sta consigliando ‘suoi’ uomini, e sappiamo bene a quale scopo. A partire da Villas Boas, per finire a Hiddink. Il 70enne olandese rappresenta una possibilità concreta – ma solo nelle vesti di traghettatore – ed è al vaglio dei cinesi quanto quella che porta all’ex mister del Villarreal Marcelino, sul quale si è espresso favorevolmente lo stesso Joorabchian e con il quale ci sarebbero stati già diversi contatti. Ricapitolando il borsino allenatori: Pioli è il candidato della dirigenza, Hiddink e Marcelino (in crescita le sue quotazioni), quelli ad oggi della proprietà. Una scelta definitiva dovrebbe avvenire nel fine settimana, quando è attesa a Milano una delegazione dell’azienda di Nanchino.

Raffaele Amato

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