Mercato Inter,quando Ranieri rifiutò di allenare la Juventus di Moggi

Claudio Ranieri - Getty Images

INTER RANIERI ED IL RIFIUTO ALLA JUVE DI MOGGI / MILANO – E’ arrivato all’Inter dopo le stagioni passate alla Roma e alla Juventus del post calciopoli, nemico di Mourinho, che tanto a cuore sta al popolo nerazzurro. Un biglietto da visita che potrebbe far storcere il naso a qualche tifoso della ‘beneamata’, ma c’è una cosa che mai è stata detta e che potrebbe far entrare Claudio Ranieri a pieni voti nelle grazie della gente che tifa Inter: il tecnico romano rifiutò di allenare la Juventus dell’era Moggi. Secondo quanto riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, tutto ha inizio nel 1991 quando Moggi lascia il Napoli e va al Torino. Sulla panchina dei campani arriva il ‘giovane’ Ranieri. Un giorno nel ritiro il tecnico si ritrova un gruppo di giocatori non richiesti, dalla dirigenza gli fanno sapere “li manda Luciano…”. Con molto garbo li rimanda indietro. L’anno successivo (dopo un ottimo quarto posto) alle prime difficoltà arriva l’esonero. Agli amici confessa: «C’è chi decide a distanza il destino degli altri». La Gea non esiste ancora, eppure Ranieri sceglie la stagione successiva di andare a Firenze. Quanto di più lontano ci possa essere dal mondo Juve, dove è approdato Moggi che vorrebbe portare il tecnico a Torino. Quattro anni ed è rottura anche a Firenze e va all’estero: Valencia,Madrid,Londra e ancora Valencia dove nel 2005 viene esonerato. Torna in Italia ma nessuno lo cerca. Nel 2007 arriva la chiamata del Parma, quasi retrocesso, poche speranze, ma Claudio Ranieri riesce a far salvare il club emiliano. Intanto è già passato da un anno il caso calciopoli e la Juventus torna in ‘A’, pensando proprio al tecnico romano che passa ai bianconeri, privi di Moggi, per dare quello ‘stile’ tanto ostentato dal club torinese. Ranieri arriva all’Inter, Moggi non è più un uomo di calcio, e la Juventus torna ad essere in vetta: tutte componenti che potrebbero portare il neo tecnico nerazzurro a prendere una grande rivincita sui bianconeri.

Luigi Perruccio

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