Inter, da Sneijder alla Roma: “Siamo una squadra di combattenti”

Andrea Ranocchia (Getty Images)

INTER PARLA ANDREA RANOCCHIA/ MILANO – L’emozione del rientro è stata superata martedì sera in Coppa Italia contro il Bologna. Errori, sbavature, poche a dire la verità, e un gol. Quello decisivo, quello che ha permesso all’Inter di superare in extremis, all’ultimo minuto del secondo tempo supplementare la formazione allenata da Pioli: “Ai rossoblu ho già segnato due volte in questa stagione, sono la loro bestia nera – ha dichiarato Andrea Ranocchia ai microfoni di ‘Sky Sport’ – Ma noi siamo così, una squadra di combattenti; e poi, ci teniamo molto alla Coppa Italia”. Adesso viene il bello, il brutto e il difficile. C’è la Roma, in campionato domenica e nella coppa nazionale (semifinale) mercoledì 23 gennaio e la settimana seguente, precisamente il 30: “Sarà bello giocare queste sfide davvero affascinanti, l’undici di Zeman è forte, imprevedibile e può contare su grande campione come Totti. Vogliamo vincere, ovviamente”. Dal calcio giocato a quello ‘chiacchierato’. Sneijder, ‘this is the problem?’: “Mah, dispiace, questo sì: Wes è un amico oltre che un grande calciatore – ha precisato il difensore interista -. Non voglio mettermi in mezzo tra questioni che riguardano esclusivamente lui e la società”. Si è salvato in corner, il buon Andrea. Che naviga controcorrente quando si tocca il tema calcioscommesse: “Spero che sia finito per quanto mi riguarda: ho avuto l’archiviazione nella giustizia penale a Bari, sono tranquillo, come lo sono sempre stato”. Lasciamoci col sorriso, o perché no, con una speranza (per i tifosi più creduloni e ostinati). Lo scudetto, ovvio: “Non bisogna mai smettere di crederci”. Lapalissiano.

 

Raffaele Amato

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