Inter, Kovacic come un ‘veterano’: “Ecco come si batte il Milan”

Mateo Kovacic (Inter.it)

INTER, MATEO KOVACIC DERBY TERZO POSTO / MILANO – Chi non ce l’ha, e chi invece, pur essendo giovane, hà già tutto chiaro nella mente, come un allentore navigato. La ricetta, sì, proprio quella, ce l’ha stampata in fronte Mateo Kovacic. Sa, il croato, come battere il Milan, il che non è poco: “Velocità, solidità difensiva e gioco di squadra”. Ecco, cotto e mangiato: “Mi è bastato vedere in tv i derby del passato, per capire quanto sia sentita, da ambo le parti, questa stracittadina. Il resto me l’ha spiegato Stankovic, con lui parliamo la stessa lingua”. Ha convocato con urgenza la sua famiglia, perché sarebbe da sciocchi perdersi le emozioni del ‘Meazza‘: “Non vedo l’ora di sentire il famoso ‘urlo’ di questo stadio meraviglioso – ha sottolineato a ‘La Gazzetta dello Sport’ – Del mio nucleo famigliare verrà solo mio padre, Stipo; mia madre e le mie sorelle resteranno in Croazia”. La saggezza del 18enne nerazzurro non ha confini: “Balotelli ed El Sharaawy non saranno gli unici avversari da tenere sotto controllo, sarebbe un errore pensare ciò. Dovremo restare uniti”. Elogio a Stramaccioni che, visto l’età (37 anni) potrebbe essere un suo fratello maggiore: “Non mi dice niente di particolare, semplicemente mi invita a giocare il mio calcio: apprezzo molto questo suo modo di fare, ovviamente è lui che prende tutte le decisioni“. Già, ma intanto appare più che deciso su quale sia il suo vero ruolo: “A me piace stare in mezzo, giocare centrale: non mi sento una mezz’ala… Ma l’importante è giocare, e dare il tutto per tutto per la maglia nerazzurra”. Vincere per sperare di raggiungere l’obiettivo: “Terzo posto, ma sarà durissima. Dio ci darà la forza per arrivare a questo traguardo”, ha concluso Kovacic.

 

R.A.

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