‘Legge Webster’: Rolando non può sfruttarla

Rolando
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INTER ROLANDO / MILANO – Secondo la stampa portoghese Rolando potrebbe liberarsi dal Porto sfruttando la legge-sentenza Webster, in pratica quella che nel settembre 2006 permise ad Andy Webster di svincolarsi dagli Hearts per accasarsi al Wigan. Al tempo il difensore scozzese, oggi al Coventry City, sfruttò una legge dell’Unione Europea, che poi fu acquisita dalla stessa FIFA che la collocò tra gli articoli del ‘Regolamento per lo status e il trasferimento di giocatori‘: essa permise e permette a un calciatore di ventotto anni di mettere la parola fine al suo contratto – giunto ormai al terzo anno, e a dodici mesi dalla scadenza: giunto al secondo anno se il giocatore ha 29 anni – con un determinato club. Previo congruo preavviso. E qui cascherebbe male Rolando. Un calciatore deve comunicare alla propria società l’intenzione di sfruttare questa norma entro quindici giorni dall’ultima partita ufficiale. L’ultima del portoghese con la maglia dei ‘dragoes’ risale al 28 ottobre 2012 (contro l’Estoril), quando aveva 27 anni. Quasi tre anni fa. Mentre i grandi problemi con Pinto da Costa sono cominciati a inizio estate. Gli altri due obblighi per chi intende avvalersi del quinto articolo del quarto capitolo ‘Manutenzione di stabilità contrattuale tra Professionisti e club‘, sono: divieto di trasferimento in un club dello stesso campionato nei dodici mesi successivi e un pagamento di indennizzo alla vecchia società di appartenenza; tale indennizzo andrà calcolato in base ad alcuni criteri oggettivi come lo stipendio e il tempo rimanente alla scadenza del contratto, fino a un massimo di 5 anni. Insomma, per ricongiungersi con l’Inter – o approdare in un’altra società – Rolando e i suoi legali dovranno guardare altrove.

Raffaele Amato

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