Bolingbroke: “Champions per tornare al top, Mancini resta e sullo stadio abbiamo due piani”

Michael Bolingbroke
Michael Bolingbroke

INTER BOLINGBROKE / JAKARTA (Indonesia) – “Aumentare la connessione con l’Asia è importante per l’Inter ma in generale per tutta la Serie A: uno degli ambiti principali di crescita del campionato italiano è l’aumento del bacino di spettatori a livello internazionale e lo sviluppo del brand Italia“. Lo ha detto l’ad nerazzurro Michael Bolingbroke ai media di Jakarta dove si è recato per festeggiare gli 80 anni del padre di Thohir, “che attraverso il suo carisma e le sua visione mi ha convinto a lasciare il Manchester United per questa nuova e affascinante avventura. Adesso stiamo lavorando per riportare l’Inter tra i migliori 10 club al mondo – aggiunge Bolingbroke -. Per ottenere questo obiettivo servirebbe tornare in Champions? Senz’altro, ma non solo. Speriamo di tornarla a giocare il più presto possibile, ma se non avverrà l’anno prossimo comunque non succederà nulla, i nostri piani non andrebbero a rotoli”.

E Mancini resta a prescindere, forse: “Certo, a meno che voi giornalisti sappiate qualcosa che io non so – sorride l’ad -. Noi lavoriamo sul medio termine e Mancini non ha ancora avuto una sessione di mercato estivo tutta sua per costruire la squadra. In estate avrà l’occasione di costruire la squadra che desidera per mettere in campo la formazione che preferisce. Avrà una squadra completamente a sua immagine“. E, perché no, un giocatore asiatico: “Noi diamo la possibilità all’allenatore di poter visionare giocatori da tutto il mondo. Ovviamente se dovessimo vedere che c’è un giocatore asiatico all’altezza lavoreremo per offrigli un posto in squadra”.

Sul fronte stadio: “Abbiamo già dichiarato che la nostra prima opzione è quella di rimanere a ‘San Siro’ e ristrutturare lo stadio, un progetto molto importante. Per questo sono in corso delle discussioni con il Comune. Ci saranno da fare degli investimenti consistenti per lo stadio, per renderlo una struttura moderna. E ovviamente dovremo concordare tali investimenti col Comune. Ma è ancora molto presto, per adesso il Milan deve ancora portare avanti il proprio progetto. Se i rossoneri non andassero via? Noi in ogni caso abbiamo bisogno di una casa, sia per il club che per i tifosi sarebbe ottimo avere uno stadio di proprietà. ‘San Siro’ è la prima scelta, ma se non dovesse essere possibile c’è sempre un piano B. In ogni caso stiamo già lavorando su come rendere l’esperienza stadio ancor più affascinante e anche sicura. Rendere lo stadio un posto sicuro e divertente per chi viene con la famiglia è una cosa molto importante, sviluppando ad esempio una zona famiglie per uomini, donne e bambini”, conclude Bolingbroke.

R.A.

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