Ferrero: “Dobbiamo portare i nostri bambini allo stadio e se si perde farsi una risata”

Massimo Ferrero

SAMPDORIA-INTER FERRERO INTERVISTA/MILANO-Stasera si gioca la sfida tra la sua Sampdoria e l’Inter e Massimo Ferrero, intervistato a “Quelli che il calcio”, ha voluto parlare sia della partita di stasera, che della sua avventura da presidente di una squadra di serie A. Ecco una parte di quello che ha detto, ai microfoni della trasmissione televisiva. Queste le sue prime dichiarazioni: “Rientrerei nel mondo del calcio, qui bisogna divertirsi. Stasera ho una partita importante, ma questo è sport, dobbiamo portare i nostri bambini allo stadio e anche se dovessimo perdere pur avendo giocato bene, dobbiamo farci una risata“. Gli chiedono, con’è la vita da presidente di una squadra di calcio e lui dice: “Com’è cambiata la mia vita? Bé prima non è che facessi l‘idraulico, ero già qualcuno nel mondo del cinema e non è che ora sono famoso. Certo, il calcio ti dà una visibilità esponenziale e soprattutto continua, sei sempre sotto i riflettori, non come nel cinema, quando l’attenzione è periodica, in base alle tue attività, come quando ad esempio fai uscire un bel film”. Gli domandano le differenze che ci sono tra lui e gli altri presidenti e lui risponde: “Io sono io, ma con gli altri presidenti ho un buon rapporto e poi per esempio con Agnelli ho qualcosa in comune: suo padre era nell’industria dei mezzi a motore, mio padre guidava gli autobus” e lo dice ridendo. La Sampdoria sta facendo un ottimo campionato, anche grazie agli acquisti di gennaio, in primo luogo Eto’o e lui dichiara: “Quando ho comprato Eto’o non pensavo di essere troppo spericolato, lui è un giocatore eccezionale. Come per la trattativa in cui ho comprato Muriel, bisogna saper cogliere l’attimo per fare l’affare giusto”. Anche se l’inizio è stato burrascoso, visto che il neo acquisto e l’allenatore hanno litigato, ma Ferrero spiega: “Non è che hanno litigato, hanno due caratteri forti e si sono scontrati. Poi il nostro tecnico è un personaggio di grande spessore e un uomo di grande sensibilità, quindi ha dovuto riequilibrare lo spogliatoio. Samuel Eto’o è Samuel Eto’o, un grande gentiluomo e si è subito adeguato e si è vestito da sampdoriano. Ora siamo tutti felici e il mister è più felice di tutti”. Gli domandano, dell’età di Samuel, ma lui spiega: “Ma guardate come corre in campo, come farebbe un uomo di quarant’anni a correre così?”. Gli chiedono, vista anche la classifica, quali sono gli obiettivi della Sampdoria ma il presidente preferisce ironicamente deviare la risposta dicendo: “Io sono romanista, ma questa è una guerra e speriamo di vincerla”. L’ultima domanda, riguarda la permanenza di Sinisa MIhajlovic sulla panchina blucerchiata, ma il vulcanico “viperetta” sorprendende tutti intonando Baglioni e il ritornello di Sabato Pomeriggio: “Senza te……”

 

Luigi De-Stefani

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