Icardi: “Segnare alla Juve è speciale, soprattutto con l’Inter. Ma non capisco…”

Inter, Icardi
Icardi ©Getty Images

INTER NEWS / MILANO – Icardi si gode il successo. Contro la Juventus il capitano dell’Inter va sempre in gol, ma nella sfida di ieri è stato decisivo anche l’assist col contagiri per Perisic, autore del 2-1 finale. “Non so se è giusto dire che sono il trascinatore di questa squadra, tutti abbiamo fatto una partita fantastica, pressando alto e giocando con un grande spirito. Tutto questo, alla fine, ci ha ripagati”, le parole dell’argentino a ‘Premium Sport’. “Io il migliore attaccante in circolazione? Io devo fare gol, l’etichetta me la mettete voi. Nel calcio gli attaccanti devono fare gol, se non li fai non servi, il mio compito è farli per l’Inter. È chiaro che segnare alla Juventus è sempre bello, poi farlo con la maglia dell’Inter è diverso rispetto a farlo con quella della Sampdoria. Questo è il derby d’Italia e segnare qui è sempre importante e ti dà una grossa soddisfazione”.

“La mia miglior partita con l’Inter? Le uniche altre partite a questi livelli che ho visto, sono quella dello scorso anno in Coppa Italia contro la Juve e poi quella contro il Napoli a ‘San Siro’ nella scorsa stagione. Non ho mai capito le critiche nei miei confronti, sul fatto che non partecipo alla manovra e che gioco per me stesso. Un attaccante deve finalizzare le giocate della squadra, poi quando ho la possibilità cerco sempre di servire i compagni meglio piazzati e l’ho dimostrato due anni fa quando ero in lotta per vincere la classifica marcatori e ho fatto l’assist a Palacio anche quando potevo tirare io. Penso di essere generoso con i miei compagni, poi in area di rigore è normale che guardo la porta. Se ho davvero pensato di andar via quest’estate? La società ha fatto grandissimi investimenti prendendo giocatori di qualità e questo è un vantaggio anche per me, io voglio restare qui e vincere con questa maglia, non ho mai pensato di andarmene. Mi trovo anche benissimo in città”.

Si parla infine del commento di sua moglie, Wanda Nara, che ieri l’ha definito ‘il miglior numero 9 del mondo’: “Lo ha scritto perché è mia moglie, ma per essere il migliore del mondo mi manca ancora tanto lavoro. Ci sono tanti attaccanti che in campo fanno cose strepitose. Nazionale? L’Argentina ha l’attacco migliore del mondo, se fossi convocato sarei contento e imparerei tante cose dai campioni che ci sono lì. Giocare con Messi, che è il miglior giocatore del mondo, sarebbe certamente bellissimo. Se farò l’allenatore dopo il ritiro? No, non è una cosa che ho in mente, non credo che mi piacerebbe”.

Alessandro Caltabiano

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