Vecchi: “Ecco che Inter ho trovato. Futuro? Sono ambizioso, ma qui…”

Vecchi festeggia la vittoria sul Crotone ©Getty Images
Vecchi festeggia la vittoria sul Crotone ©Getty Images

INTER NEWS / MILANO – Vecchi è tornato alla Primavera. Il tecnico bergamasco ha guidato l’Inter dei grandi per due partite, perdendo 2-1 a Southampton ma togliendosi la soddisfazione di battere per 3-0 il Crotone, per permettere alla società di trovare il giusto sostituto dopo l’esonero di Frank de Boer. Adesso, per lui, il ritorno a casa, come confermato ai microfoni di ‘Premium Sport’: “Sì, tornare alla Primavera è stato un ritorno a casa. L’avventura in prima squadra è stata tanto veloce che non abbiamo perso l’abitudine. L’accoglienza è stata normale, magari i ragazzi erano terrorizzati perché quando il capo non c’è ci si diverte un po’ di più”, ha concluso sorridendo.

“Inter? C’è un gruppo sano. Forse de Boer ha sofferto…”

“Che Inter ho trovato? C’è un gruppo sano, che si è messo subito a disposizione. Non mi aspettavo questa cosa. Ho visto una squadra che voleva rivincita, ci abbiamo messo un grande spirito perché altrimenti avremmo rischiato delle figuracce. La rosa ha dei valori importanti, ma forse al tecnico precedente è pesata la mancata conoscenza del calcio italiano: forse non è riuscito da subito a entrare in sintonia con l’ambiente e la squadra, perciò si sono creati dei malumori che io sinceramente non ho trovato. Gabigol? È un bravo ragazzo, ha buonissime qualità tecniche ma anche lui ha bisogno di conoscere e interpretare al meglio il nostro calcio. Lui deve ancora capire questo, ma da parte sua ho visto tanto impegno negli allenamenti. Imporsi all’Inter comunque è molto difficile, contro il Crotone avevo in panchina anche Eder, Jovetic e Palacio“.

“Pioli? Può risalire la classifica. Kondogbia ragazzo d’oro, ma…”

Pioli si è definito potenziatore? Ha fatto benissimo a dirlo. L’impressione è che questa squadra abbia tanto da dare, ma che abbia bisogno di qualcuno che tiri fuori le potenzialità del gruppo. Restare normali non porta ai risultati, mentre Pioli può fare una grande rimonta perché la squadra ha tanti valori inespressi. Cosa blocca Kondogbia? Sicuramente non è capitato nel migliore periodo dell’Inter, e in più sembra accusare un po’ la pressione di ‘San Siro’. È un ragazzo d’oro, si allena sempre molto ed è questo il modo giusto di venirne fuori. Io l’ho sempre visto motivato, e sicuramente quando ci sarà una migliore organizzazione anche lui verrà aiutato. È ancora giovane e non tutti i calciatori hanno lo stesso carattere, a volte le emozioni non vanno di pari passo con le qualità tecniche e fisiche”.

“Icardi mai leader come quest’anno. Io in prima squadra? Ho ambizione…”

Icardi? È un trascinatore, credo di non averlo mai visto così capitano come quest’anno. Nelle scorse stagioni era ancora in una fase di rodaggio, ma mai come quest’anno ho visto invece in campo un vero leader, al di là dei gol che ha sempre segnato. È da sempre sotto i riflettori e ha sempre dimostrato di saperne venire fuori, anche perché fare il capitano dell’Inter non è mai facile. Allenare una prima squadra? È l’obiettivo di ogni allenatore ambizioso. Io all’Inter mi trovo benissimo, alleno e faccio quello che mi piace. L’ambizione di riprovare con i grandi esiste, ma non mi sento di certo sminuito ad allenare i ragazzi in una società importante come l’Inter“.

“Sarà un derby strano, per un pronostico ci vuole un mago”

Si parla poi del prossimo derby: “Sarà un derby strano. Ci sarà un Milan che doveva avere qualche punto in meno e invece è sulla cresta dell’onda, dall’Inter invece ci si aspettava di più ed è in difficoltà. Se di solito il derby è una partita imprevedibile, questo lo sarà ancora di più, bisogna essere dei maghi per scoprire cosa accadrà. I rossoneri stanno facendo bene e io sono contento per Montella, che ho conosciuto al corso di allenatore. So che lavora molto bene, ha portato motivazioni e ordine in un momento difficile per il Milan. Partire male in questo caso aiuta, ci si dà meno aspettative e tutto quello che arriva è guadagnato. Al momento sono una squadra da Champions League ma dovranno esser bravi a mantenere questo percorso”.

Alessandro Caltabiano

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