Roma-Inter, Spalletti: “La verità sul mercato e Totti. Saremo travolti se…”

Spalletti ©Getty Images

ROMA INTER SPALLETTI / Non è una partita come le altre. L’Inter fa visita alla Roma nell’anticipo della seconda giornata di Serie A. Per il tecnico nerazzurro Luciano Spalletti sarà l’occasione di tornare subito ad affrontare il suo recente passato. Interlive.it vi offre la conferenza stampa della vigilia in tempo reale: “Il mio ritorno? Per me Roma non è indifferente: una città e un gruppo di giocatore che ho amato. Ci vado con grande entusiasmo, poi loro possono accogliermi come vogliono”.

Inter, Spalletti: “Abbiamo già le stelle, vanno rispolverate”

TOTTI – “Se incontro Totti mi farebbe piacere abbracciarlo, tra noi non ci sono conti in sospeso perché almeno da parte mia gli ho detto tutto. Ma questo non condizionerà la prestazione della squadra. Penso di conoscere Francesco abbastanza bene, l’ho visto sorridente ieri ai sorteggi. Sarei contento di vederlo fare quello che gli piace fare. Poi può dire e pensare quello che vuole, io ho il mio di comportamento a cui badare e l’amore da distribuire che per lui è tanto. Mi ha dato tanta qualità e gli ho visto fare dei gol incredibili di falso nueve. Sono tranquillissimo di andarlo ad incontrare. Ora ho un vero nueve da allenare all’Inter”.

ROMA – “Alla Roma non serviranno altri stimoli. Il nostro obiettivo è di arrivare al loro livello: il nostro campionato sarà misurato da questo tipo di partite. Se non giocheremo da squadra forte saremo travolte. La Roma ha un motore forte: ci sono Nainggolan, De Rossi, Strootman, Manolas… Sento dire che sono in difficoltà col terzino destro, io vorrei rivedere in campo Florenzi”.

CALCIOMERCATO – “Alleno una squadra forte, l’Inter i suoi campioni li ha già in casa. Mi hanno fatto già vedere di che pasta sono fatti. E’ chiaro che se fossimo stati più ordinati all’inizio del mercato si poteva mirare subito al percorso che dovevamo fare, invece miravamo a cose diverse che non si è potuto portare a casa. Sono orgoglioso di averlo fatto insieme alla società. Ho le mie stelle, alcune vanno rispolverate ma sono stelle. Il calcio estivo non conta nulla, ma si è visto come siamo scesi in campo contro certi avversari. Dal punto di vista mio, quelli che alleno sono i più forti e non vado a pensare che gli altri abbiano qualcosa in più. Stelle da rispolverare? Ho visto delle qualità nei giocatori che ho, è un discorso generale, non voglio fare nomi per creare difficoltà psicologiche. Perisic e Icardi sono partiti subito forte, qualcuno deve migliorare soprattutto nell’essere squadra e nel dividerci vantaggi e svantaggi di una partita. Non faccio polemiche con i miei direttori: abbiamo due dirigenti forti e una società forte. Ognuno all’Inter fa il suo mestiere. Avevo chiesto 3-4 giocatori e sono arrivati, come Vecino e Borja. Dalbert lo stavano già seguendo e mi ha impressionato. Poi abbiamo avuto questa cosa con Kondogbia, ma i direttori sono stati bravi a portare qui un giocatore da Inter come Cancelo. Però bisogna essere dentro le regole (fair play finanziario, ndr), anche se nessuno lo fa qualcuno deve iniziare e noi lo stiamo facendo. Siamo riusciti comunque a costruire un gruppo forte in grado di competere per gli obiettivi.”.

OBIETTIVI – “Da parte mia conta la prestazione. Dobbiamo essere squadra per giocare contro una forte. Ma se sei forte e organizzato, non ci sono ‘trasferte’. Ci si gioca ogni risultato. Per ambire alle nostre posizioni dobbiamo fare così. Nel calcio ci sono occasioni che capitano una volta. Non firmerei per rifare qui i risultati fatti alla Roma, è impossibile. Non mi pongo limiti: ho fiducia in questi ragazzi. Non voglio riveder quella mezz’ora contro la Fiorentina in cui abbiamo abbassato la nostra qualità: dobbiamo essere un blocco unico intorno alla palla e alzare la linea difensiva e abbassarsi con gli attaccanti quando verremo attaccati”.

DALBERT E CANCELO – “Sono molto offensivi e va bene perché noi vogliamo essere propositivi, ma si sta cercando di trovare degli equilibri di squadra: la difesa deve comportarsi come un blocco unico. Ma poi quando li lasci a briglie sciolte sono due cavallini mica male. Sono due professionisti da Inter”.

Maurizio Russo

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