Inter-Verona, Spalletti: “Sabatini? Conta il club. Qui anche l’anno prossimo”

Spalletti ©Getty Images

INTER VERONA CONFERENZA SPALLETTI / Il campionato di Serie A riparte dopo la pausa per le Nazionali con la 30esima giornata. Nel turno pre-pasquale andrà in scena al ‘Meazza’ Inter-Verona, una sfida delicata per entrambe in ottica Champions e salvezza.

Inter-Verona, Spalletti: “Sabatini un Samurai del calcio. Sarò qui anche nella prossima stagione”

Alla vigilia ha parlato in conferenza stampa il tecnico nerazzurro Luciano Spalletti. Ecco le sue parole raccolte da Interlive.it. “Ci vuole una vittoria contro il Verona per arrivare nelle condizioni miglioti al derby col Milan. Volevo fare i complimenti a Vecchi per la vittoria della Viareggio Cup… è già diverse volte che mi tocca farlo, spero che qualche volta me li restituisca. Ha vinto in condizioni difficili e contro un avversario molto forte, questo è segno che ha dei valori importanti. Dimissioni Sabatini? E’ chiaro che hanno fatto rumore visto il suo valore complessivo di uomo e direttore. Personalmente mi è dispiaciuto moltissimo perché lo conosco bene e so le qualità che ha. Detto questo, però, voglio dire che le sue dimissioni non lasciano alcuna eredità sia nel bene che nel male. Chi è nell’Inter deve mettere l’Inter davanti a tutto, soprattutto a credere nell’Inter. Lui è un Samurai del calcio, perché è uno che ha la sintesi e che dà veramente battaglia per riuscire a incidere dentro la battaglia. Ce l’ho bella la definizione su di lui, ma gliela dirò di persona appena lo incontrerò”.

Permanenza dipende dalla Champions? Io debbo riuscire a far dare il massimo ai miei giocatori e attraverso il loro massimo a raggiungere gli obiettivi prefissati. C’è una domanda da porsi: stiamo raccogliendo abbastanza? Secondo me ci sono ancora delle altre possibilità, io non so come andrà a finire però può darsi mi metta difficoltà in futuro sul come mettermi in pari. Secondo me abbiamo tanto a disposizione e questa squadra lo ha fatto vedere. Qui c’è la possibilità di raggiungere un traguardo importantissimo ed è il motivo perché anche domani ci saranno 60mila persone allo stadio.

“Formazione? Le scelte saranno orientate solo alla difficile gara di domani. Rinnovo? Non sono in scadenza, io sarò l’allenatore dell’Inter il prossimo anno. Ho ben chiara una cosa: se non raggiungiamo l’obiettivo, ce lo porteremo dietro per sempre. Il ricordo potrebbe darci molto fastidio. I contratti servono a far venire fuori un po’ di clamore, ma poi vengono disfatti in un attimo come accaduto in questi giorni. Non contano niente. Riscatto Cancelo? Sono valutazioni che faremo strada facendo, come il seguire e valutare quei giocatori che sono fuori in prestito e che stanno facendo bene. Come Kondogbia, se non lo riscattano. Ma anche Nagatomo, Gabigol…

Addio Sabatini che segnale è? Ha risposto proprio lui a questa domanda, io non voglio entrare dentro quella che è una riunione fatta individualmente tra lui e la proprietà dove avranno messo sul tavolo i reali motivi. Rafinha vuole restare? Gli piace l’Inter… Mondonico? Era una persona squisita sotto l’aspetto dell’essere molto diretto, sintetico e del riuscire a mandare dei messaggi comprensibili rapidamenti da tutti. Ha fatto bene con squadre normali lanciando giovani importantissimi che hanno fatto fare il salto di qualità al calcio italiano. Mi accodo a tutti quelli che sono vicini al dolore della famiglia. Speriamo ne rinascano altri di personaggi forti come lui”.

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