Nuovo stadio e il parallelo Conte-Inzaghi: Zanetti esce allo scoperto

Zavier Zanetti, vice presidente dell’Inter si è soffermato sul pari nel derby ma anche su Conte e San Siro

L’Inter arriva alla sosta con il pareggio nel derby dell’ultima domenica contro il Milan. Un 1-1 che non presenta quindi ne vincitori e ne vinti, e che lascia la compagine di Inzaghi distanziata di 7 punti dalla vetta abitata dal Napoli e dagli stessi rivali rossoneri. Della stracittadina e molto altro ha parlato il vice presidente del club, Javier Zanetti.

Javier Zanetti ©LaPresse

L’ex capitano ospite di ‘Radio Deejay’ ha ammesso: “Sono tornato a casa alle 6 del giovedì, i giocatori anche perché Appiano è vicino. Poi abbiamo fatto un allenamento per preparare una partita importante come il derby che i ragazzi hanno affrontato molto bene. La prestazione c’è stata eccome, abbiamo creato tante occasioni contro una squadra come il Milan che non è primo per caso. E’ stato un bel derby, è stato normale avere un calo nel finale perché per 80 minuti abbiamo cercato di vincere la partita. Poi quando non riesci a segnare, qualcosa concedi e infatti loro hanno preso un palo. Sono fiducioso perché vedo che stiamo lavorando bene”.

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Inter, le differenze tra Conte e Inzaghi e non solo

Javier Zanetti ©LaPresse

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Zanetti ha proseguito soffermandosi su Conte e Inzaghi: “Con Antonio abbiamo fatto un lavoro straordinario in due anni, abbiamo vinto un campionato complicato dopo un secondo posto e una finale di Europa League. Simone sta continuando il lavoro con le sue idee, i ragazzi lo stanno seguendo e si vede”.

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SAN SIRO –Un po’ di commozione ci sarà quando sarà demolito. Il Meazza è casa mia, ricordo l’esordio con vittoria con gol di Roberto Carlos. Due giorni prima sono andato con i miei a fare un giro dicendo loro che sarei entrato lì. Il mio primo derby finì 1-1. Mi ricordo che dribblai Baresi, un monumento del Milan, cado in area e chiedo rigore. Franco mi prende e mi dice ‘alzati’ (ride ndr)”.

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