L’esterno destro racconta le emozioni vissute alla chiamata dell’Inter, sua squadra del cuore, e il primo approccio nella nuova realtà
In una piacevole intervista sulla piattaforma streaming ‘DAZN’, il nuovo acquisto dell’Inter, Raoul Bellanova, ha rilasciato interessanti dichiarazioni e qualche retroscena sul suo arrivo dal Cagliari e la grande accoglienza nerazzurra.
“È un’emozione grande ogni giorno essere a contatto con certi campioni, ci giocavi contro e li guardavi in televisione prima di approdare in Serie A. Spero di dare il massimo e di ripagare questa fiducia che mi è stata data dalla società”, apre il calciatore. “D’Ambrosio e Darmian sono stati loro i primi ad accogliermi, anche perché i primi giorni non c’erano tutti, sono arrivati adesso i nazionali quindi ho legato maggiormente con loro”, continua.
“Il ricordo più bello che ho dell’Inter è di sicuro il Triplete, è stato incredibile. Sono interista fin da piccolo nonostante abbia vestito la maglia del Milan per diversi anni. I miei idoli sono Zanetti e Maicon, anche perché facevano il mio stesso ruolo”, ammette con entusiasmo. Quindi Bellanova si concentra sull’esperienza passata e il rapporto con Inzaghi: “Da giocare in Serie B e retrocedere in Serie C ad essere qua in un club con ambizioni grandissime, è un grande salto. Ringrazio anche il Cagliari perché mi aiutato tanto, mi ha fatto assaporare la Serie A. Ovviamente questo è un altro club molto più grande, con molte più ambizioni. Sono felice di lavorare con Inzaghi: punta molto sui giovani, conosce bene questo modulo e lo valorizza”.
Bellanova protagonista in Serie A, pronto a sfornare assist
“La mia caratteristica migliore è sicuramente la velocità. I primi metri palla al piede sono il mio biglietto da visita. Da Dumfries però ruberei il colpo di testa e il suo tempismo: ci sono tanti altri giocatori con esperienza da cui cercherò di imparare qualcosa”, ammette con umiltà Bellanova. Poi aggiunge: “Ho parlato anche ieri con Lukaku, poi quando ci sarà tempo anche dopo l’allenamento bisognerà fermarsi e provare a crossare, crossare e crossare. Dopo la partita stavamo parlando di un cross che avevo fatto, lui mi ha detto che avremo di sicuro del tempo dopo l’allenamento per star lì ad allenarci e lavorare sul tempismo”.
“Vedo l’ora di iniziare, mi farò trovare pronto”, conclude il giovane esterno.