Adesso Beppe Marotta si scopre costretto a dover chiudere a breve una contrattazione che pensava di poter procrastinare. Un calciatore in scadenza, forse dato per scontato o finito, sta dimostrando all’Inter di essere indispensabile
Nelle ultime partite, senza Edin Dzeko l’Inter se la sarebbe vista nera. Ma è da inizio stagione, in verità, il bosniaco, che sembrava destinato a un’annata da riserva, per far posto alla LuLa (Lukaku-Lautaro), che l’attaccante è l’elemento più in forma e decisivo della rosa nerazzurra.
Ma Dzeko è in scadenza, e ora l’Inter vuole accelerare le pratiche per il rinnovo. Beppe Marotta sa di non poter rischiare: vuole chiudere il prima possibile le discussioni per far firmare al bosniaco un prolungamento. Attualmente il Cigno di Sarajevo percepisce 5 milioni a stagione. L’Inter aveva già fatto circolare voci sulla possibilità di un prolungamento di un anno a 2,5. Ma la situazione è profondamente mutata nelle ultime settimane. Dzeko si è infatti imposto come pedina fondamentale della rosa ed elemento indispensabile al gioco di Inzaghi. Per questo i nerazzurri hanno paura di perderlo.
Ci sono infatti vari club interessati all’attaccante bosniaco. Si è parlato di Fenerbahçe, Galatasaray, Montreal, Inter Miami e persino di Manchester United. Poi ci sarebbe anche la possibilità di un’offerta da parte dell’Al-Nassr, l’attuale club di Cristiano Ronaldo. Il bosniaco, tuttavia, ha già dato la priorità all’Inter. Si trova bene a Milano e crede di poter ancora essere utile alla squadra. Ciononostante non vuole che il suo contributo oggettivo sia svilito con una proposta di contratto troppo bassa. Per questo chiede due anni di contratto e almeno 3,5 milioni di euro a stagione.
Marotta vuole chiudere il rinnovo di Dzeko: la proposta
Dunque, tra la fine di questo mese e l’inizio di febbraio Inter potrebbe accelerare per il rinnovo di Edin Dzeko proponendogli un contratto con formula 1+1. Marotta intende chiudere sui 3, massimo 3,5 milioni. Vista età del calciatore e la pessima situazione finanziaria del club, non ritiene prudente offrigli di più.
Pur avendo fin qui giocato ad altissimi livelli, Dzeko ha già abituato negli anni scorsi a un calo vistoso nella seconda parte della stagione. Quindi è molto probabile che l’attaccante bosniaco possa non garantire prestazioni di sacrificio e brillantezza nella fase più calda dell’annata. A marzo, l’ex Manchester City e Roma compirà trentasette anni. E sono tanti. Anche per uno come lui, che sembra eterno sotto molti punti di vista.
Come si sente spesso dire, il suo, questa stagione, lo ha già fatto. E tutto ciò che verrà sarà un surplus da premiare. Nessuno si aspettava che il bosniaco potesse segnare dieci goal nel girone d’andata e imporsi come perno dell’attacco interista. Ma a oggi, senza Dzeko l’Inter fatica, e molto. Ieri contro il Parma, la coppia iniziale Lautaro-Correa non ha mai tirato in porta e non è riuscita mai a creare situazioni potenzialmente pericolose. Con l’entrata del bosniaco la musica è subito cambiata. Pur non esibendosi in numeri particolarmente azzeccati, Dzeko ha offerto alla squadra un terminale importante per il gioco e ha trascinato i compagni nella rimonta che ha segnato il passaggio del turno in Coppa Italia.
Spauracchio United
Dunque l’Inter ha paura di dover fare a meno di Dzeko l’anno prossimo. Dall’Inghilterra rimbalzano voci poco incoraggianti per Marotta e Ausilio… Secondo il Daily Mail, il Manchester United, a caccia di attaccanti dopo l’addio di Cristiano Ronaldo e con Martial spesso fermo ai box, vorrebbe prendere un attaccante di esperienza per la prossima stagione.
Sempre il giornale inglese sostiene che Ten Hag abbia fatto il nome del bosniaco, che in Premier ha vinto due volte il campionato col City). L’idea del Manchester United, quindi, potrebbe essere quella di prenderlo a zero.
E attenzione poi anche al Real Madrid. Anche Carlo Ancelotti è un estimatore del bosniaco, e anche lui è alla ricerca di un’alternativa a Karim Benzema. Sullo United, di sicuro, Edin avrebbe più riserve (anche per una questione affettiva nei confronti del City), mentre per il Real la questione è diversa.
Il bosniaco potrebbe lasciarsi sedurre dall’opportunità di chiudere in bellezza la sua carriera. Ed è questo che Marotta deve evitare.