Simone Inzaghi era arrivato a Milano per conquistare la seconda stella. Le cose erano partite bene, ma dopo lo Scudetto sfumato l’anno scorso, quest’anno si rischia anche il piazzamento in Champions, e in tal caso Inzaghi dovrebbe andar via: l’esonero sarebbe assicurato
Più che inatteso, il KO contro l’Empoli al Meazza è stato rivelatore per l’Inter: la squadra non è in grado di puntare allo Scudetto. Il -13 dal Napoli è un distacco enorme che, nonostante un intero girone ancora da giocare, pone fine alle velleità di trionfo in campionato per i nerazzurri.
Simone Inzaghi spera di poter guadagnare comunque un piazzamento in Champions, di superare il turno contro il Porto e di andare avanti in Coppa Italia. Dei tre obiettivi il primo è il più importante e quindi vincolante. Senza un posto sicuro in Champions, Inzaghi dovrebbe andar via. Il tecnico si sente abbastanza sicuro di sé stesso e della propria posizione, anche perché problemi economici e di contratto lo blindano ai colori nerazzurri. Ma in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions, che per le casse dell’Inter sarebbe un disastro. Poi, per quanto riguarda l’ambientale, sarebbe pressoché impossibile confermarlo. Ecco perché già si ragiona di possibili sostituti.
Simeone è il sogno, ma è impossibile: ha un ingaggio troppo alto e non sposerebbe mai la causa di un’Inter in crisi che vende e non compra. E allora sono altri tre i possibili nomi da considerare, non tutti graditi ai tifosi.
Non si può più credere allo Scudetto, a 13 punti di distacco dal Napoli, ma la stagione non è finita. Inzaghi ha altre diciannove gare e 57 punti da conquistare per poter occupare un posto sicuro in Champions. Ce la farà? La squadra sembra essersi persa: la difesa traballa, il centrocampo è nervoso e l’attacco non incide.
Inzaghi, via dall’Inter senza piazzamento in Champions
Il giorno dopo la sconfitta contro l’Empoli, la dirigenza interista ha voluto discutere con l’allenatore. Marotta e Ausilio hanno dunque avuto un confronto con Inzaghi al Suning Centre per ribadire all’ex allenatore della Lazio come la qualificazione alla prossima Champions League sia fondamentale per dare continuità al progetto e quindi per la sua permanenza in nerazzurro.
Altrimenti, cosa potrebbe succedere? Be’, Inzaghi non sembra un tipo da dimissioni… Dovrebbe essere l’Inter a spingerlo alla porta. Per far entrare una nuova guida tecnica, che dia un nuovo slancio alla squadra.
E chi sono i possibili sostituti di Inzaghi per la prossima stagione? In caso di mancato piazzamento in Champions Simone Inzaghi andrebbe via e lascerebbe il posto a uno fra Allegri, Juric e De Zerbi. La suggestione Allegri è quella caldeggiata da Beppe Marotta. L’Inter potrebbe andare sul tecnico toscano qualora dovesse essere licenziato dalla Juve, ma Allegri dovrebbe abbassarsi molto lo stipendio e soprattutto vincere le resistenze dell’ambiente, che non lo apprezza, e non solo per il suo legame con i colori bianconeri.
L’altro profilo interessante è quello di Juric, che è sempre stato legato ai colori interisti (nel 2011 è stato per pochi mesi collaboratore tecnico di Gian Piero Gasperini, allora allenatore dell’Inter). Juric, attualmente al Torino, ricorda un po’ Conte per stile di gioco e grinta. Piacerebbe molto ai tifosi, non pretenderebbe un ingaggio alto e potrebbe aiutare la squadra a ritrovare lo spirito che sembra perduto. Anche in senso tattico, la squadra non andrebbe rivoluzionata, giacché il modulo inzaghiano non è così distante da quello del tecnico ex Genoa e Verona.
Occhio però a Rudy De Zerbi, che piace molto allo stesso Marotta. Chiaramente con De Zerbi sarebbe necessaria una mezza rivoluzione: tatticamente avrebbe bisogno di due o tre esterni e di difensori più adatti al suo gioco. Ma si tratterebbe comunque di un allenatore pronto ad adattarsi alla situazione.