Inzaghi e non solo: quanto significato ha questo derby

L’Inter può portarsi a +5 sul Milan in caso di vittoria. Inzaghi ha solo un unico obiettivo ora. Ecco cosa può accadere a fine stagione

E’ ufficialmente partito il countdown a InterMilan. Sarà, infatti, tra un giorno esatto, con calcio d’inizio fissato alle ore 20:45, che il derby della ‘Madonnina prenderà definitivamente il via.

La permanenza di Inzaghi passa dall'obiettivo Champions
Simone Inzaghi – interlive.it

Da un lato troviamo i campioni d’Italia in carica, reduci da un periodo tutt’altro che entusiasmante. I rossoneri sono, infatti, reduci da 2 pareggi e 2 pesantissime sconfitte (alle quali va sommato, poi, il ko patito in Coppa Italia contro il Torino). Dall’altra parte del ring, invece, ci sono i ragazzi di Simone Inzaghi, rei di aver battuto per 3-0 il Milan, in finale di Supercoppa, nello scorso 18 gennaio. Sapete, però, qual è una delle tante coincidenze che accomuna l’Inter alla compagine di Stefano Pioli? Sicuramente quella di essere, ad oggi, distante dal Napoli di un sacco di punti.

I ‘partenopei stanno, infatti, letteralmente dominando il campionato con un distacco che, al momento, la separa dalla seconda in classifica, quale la ‘Beneamata’, di addirittura 13 lunghezze. Discorso del tutto simile, anche, per i rossoneri: ora come ora, distanti dalla ‘truppa’ di Spalletti di 15 punti. Insomma, tutta la pressione è, ora, addosso ai ragazzi da Pioli (reduci, per l’appunto, da un momento a dir poco shock). Allo stesso tempo, però, anche l’Inter è chiamata a dover riscattare, non soltanto, il mancato scudetto dello scorso anno, ma anche il ko del 3-2 nella gara d’andata.

Sappiamo tutti quanti benissimo, non a caso, cos’è accaduto nel corso della passata stagione: partendo dal fatto che il Milan ribaltò il momentaneo 1-0 di Perisic, chiudendo la gara sull’1-2…Fino ad alzare, poi, il tricolore ‘in faccia’ agli interisti. E’ vero, i nerazzurri hanno, in questo momento, l’obbligo di puntare, come minimo, al secondo posto: in quanto, in caso di vittoria nel derby, allontanerebbero il Milan a -5; un buon bottino insomma. Questo è, sicuramente, uno dei primi obiettivi per Simone Inzaghi, anche se non il più importante. Nel frattempo, una fetta della sua riconferma passa anche da qui.

Obiettivo Champions per Inzaghi: l’Inter non può più fallire. Tutti i possibili scenari in ottica futura

Se ad inizio anno ci avessero detto che il Napoli sarebbe stato, perlomeno fino ad inizio febbraio, a +13 sulla seconda in classifica – dopo tutta quella mezza rivoluzione attuata in estate – probabilmente gli avremmo dato del pazzo. Una cosa è certa però, i ‘partenopei’ stanno, ad oggi, viaggiando su un vero e proprio ottovolante: con l’Inter e tutte le altre big del campionato che si trovano, ora come ora, a dover rincorrere.

Obiettivo quarto posto per l'Inter: occasione derby
Simone Inzaghi – interlive.it

I ragazzi di Inzaghi hanno, non a caso, un solo obiettivo a cui dover ambire in vista della prossima stagione: la qualificazione in Champions League. E’ vero, al momento l’Inter si trova in corsa in tutte quante le competizioni, ma l’obiettivo più importante – dichiarato, tra l’altro – resta sicuramente quello di cui vi abbiamo appena parlato. Un mancato posizionamento tra le prime quattro della classe, metterebbe, infatti, il tecnico piacentino sull’orlo del baratro: con quest’ultimo che finirebbe, senz’alcun ombra di dubbio, per essere esonerato a fine anno.

Questo perché? Se non altro per il fatto che i nerazzurri non possono permettersi tale ‘tracollo’: né dal punto di vista dell’immagine, né tantomeno sotto l’aspetto delle entrate economiche che tale traguardo porterebbe nelle casse della ‘Beneamata’. Qualora tutto questo dovesse, dunque, fallire, l’Inter finirebbe, a quel punto, per gettare l’occhio su qualche altro allenatore in ottica della prossima stagione.

Ad oggi, i nomi restano quelli di: De Zerbi, Simeone – ad un passo dal lasciare l’Atletico in estate – e Conceicao. I tre appena sopracitati hanno avuto a che fare – e continuano a farlo tutt’ora, tra l’altro – con importanti palcoscenici europei…Anche se è, proprio, da qui che sorge un particolare dubbio: quale sarebbe, dei tre, il più adatto alla gestione tecnica dell’Inter?

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