Onana ‘salva’ l’Inter col Porto: personalità e non solo, un affarone a zero

Il portiere dell’Inter difende il risultato contro il Porto e conferma l’elevato standard qualitativo tra i pali come erede di Handanovic, risulta ancora oggi un grande colpo di mercato

André Onana è stato schierato dal primo minuto anche nella sfida giocata ieri sul manto erboso di San Siro contro il Porto, valevole per l’andata degli ottavi di finale di Champions League. Ancora una volta il portiere nerazzurro ha offerto una grande prova, arginando le offensive degli avversari ben preparati dal tecnico Conceicao e dando dimostrazione di leadership assoluta.

Onana colpo Inter, per Inzaghi elemento essenziale
André Onana – interlive.it

Nulla da invidiare a Samir Handanovic, con il quale aveva spartito la titolarità nel corso delle prime uscite ufficiali di questa stagione. Un plauso anche a Simone Inzaghi che ha creduto in lui sin dai primi momenti: ha visto tanta voglia di fare ed impattare positivamente in campionato, oltre che nella massima competizione europea, per scacciare i demoni che lo hanno investito nell’ultima annata di contratto con l’Ajax. Il camerunese è oggi un punto fermo della formazione del tecnico piacentino, affare a zero di lusso per Giuseppe Marotta e Piero Ausilio nella passata sessione estiva.

Onana tira fuori il carattere e si prende l’Inter

Nonostante qualche difetto da poter limare soltanto con l’esperienza nel corso degli anni a venire, a livello tecnico e caratteriale Onana ha tutte le qualità necessarie per confrontarsi con i migliori nel suo ruolo.

Onana colpo Inter, per Inzaghi elemento essenziale
André Onana – interlive.it

Lo scontro faccia a faccia con Edin Dzeko nel corso della partita di ieri potrebbe essere anche visto come un dettaglio utile alla comprensione della personalità del portiere camerunese. Non ha voluto farsi mettere i piedi in testa neppure dal compagno di squadra, solitamente molto composto nelle reazioni e poco avvezzo allo scontro. Insomma, ha del carattere da vendere. Questo potrebbe tornare utile all’Inter anche in futuro, perché possiede la stoffa del capitano. Non a caso lo è stato della sua Nazionale, anche se per poco, durante l’esperienza al Mondiale in Qatar prima del battibecco con il suo commissario tecnico.

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