Addio al veleno e confronto impietoso: “Non capiscono”

Facciamoci del male: proviamo a confrontare i numeri della stagione 22/23 del Niño Maravilla e del Tucu Correa… Lo stesso Sanchez sembra ancora un po’ interdetto dal suo addio all’Inter: “I miei ex compagni non capiscono perché mi hanno mandato via“, ha detto

In Francia, con il Marsiglia, il cileno è già a quota tredici centri. E nell’attuale stagione ha segnato anche un altro goal con la Nazionale. E intanto Simone Inzaghi, nonostante il recupero di Lukaku, è in affanno nel reparto per mancanza di uomini. Il tecnico di Piacenza deve spremere Lautato: senza non potrebbe giocare.

Inzaghi perde Skriniar e Dimarco
Simone Inzaghi – interlive.it

Giusto dunque domandarsi che senso abbia avuto spingere per la risoluzione del contratto di Alexis Sanchez. Certo, d’estate la mossa sembrava obbligata per la dirigenza nerazzurra, per ridurre i costi, dato che il cileno era il più pagato in rosa. Ma la risoluzione è costata comunque 10 milioni lordi. E con quei soldi l’attaccante avrebbe potuto giocare un altro anno con l’Inter e, a posteriori, garantire alla squadra oltre che più qualità e imprevedibilità anche più reti.

Intervistato da Sky Sport, Sanchez ha parlato del suo addio in termini abbastanza amari. Pur ribadendo il suo affetto per l’ambiente e per gli ex compagni, il cileno ha espetto palesemente del rammarico. “Se potevo essere ancora utile all’Inter? I compagni mi dicevano così, che ancora non capiscono il mio addio… Ma io volevo giocare. Questo è il calcio. Ringrazio tutta la gente dell’Inter per l’affetto che ho ricevuto, anche in spogliatoio, ma tutto dipende da come l’allenatore vuole giocare. Sono contento qui a Marsiglia, voglio continuare qui. Se sono in contatto con i miei ex compagni? Sì, qualcuno mi scrive ancora, mi dice bravo Niño”.

Se Sanchez è stato mandato via (pagato per lasciare Milano) solo per arrivare a Dybala, il rammarico deve essere doppio, e non solo per il cileno. Anche tutti gli interisti dovrebbero rimpiangere ciò che Alexis Sanchez rappresentava, nonostante gli infortuni e le prestazioni non sempre all’altezza. Il Niño, probabilmente, aveva solo bisogno di giocare di più, di sentirsi più importante.

I miei ex compagni non capiscono“, Sanchez spiega il suo addio all’Inter

Ma chi può mettere davvero in discussione un giocatore con le sue qualità? Rispetto a Correa, anche un Sanchez svogliato e mezzo acciaccato potrebbe sembrare oro. Anche Inzaghi ha ammesso che all’Inter manca il giocatore capace di creare la superiorità numerica e di regale il colpo di genio. La scelta di mandarlo via, addirittura con un incentivo all’esodo per chiudere con una stagione d’anticipo il contratto da 7 milioni netti all’anno (poco più di 9 al lordo grazie al Decreto Crescita), è stata uno sbaglio.

Sanchez parla dell'addio all'Inter
Alexis Sánchez – interlive.it

In questa stagione, Joaquín Correa ha giocato quattro partite da titolare ed è entrato tredici volte dalla panchina. Goal segnati: tre. In tutto ha tirato sei volte, e per cinque volte ha inquadrato la porta. La media passaggi in partita è bassissima: sono sette i passaggi completati per match con una percentuale di riuscita del 76%. Poi nel tabellino figura un solo assist. In Champions, il Tucu, ha giocato tre partite ed è subentrato in tre match. Zero i goal. Due gli assist.

Alexis Sanchez, invece, ha giocato diciotto partite con il Marsiglia, ed è entrato tre volte nel secondo tempo. Ha segnato nove goal in Ligue 1 e ha tirato più di venti volte in porta. In partita, in media, il cileno esegue più di ventisette passaggi con una percentuale di passaggi completati del 79%. In Champions League ha giocato cinque partite e messo a segno due goal. E no, non capiscono perché sia dovuto andar via dall’Inter, gli ex compagni di squadra del cileno. E, per la verità, anche i tifosi sono un po’ confusi.

Quando tornerà Correa?

Correa tornerà in campo per la sfida contro il Lecce del 5 marzo o per quella successiva contro lo Spezia, in programma venerdì 10. Si è sottoposto lunedì 6 febbraio a esami clinico-strumentali dopo l’ennesimo stop. I medici riscontrarono una distrazione del muscolo semimembranoso della coscia destra.

Quando torna in campo Correa -
Correa – interlive.it

Si era fermato durante la rifinitura prima del derby di Milano giocatosi il 5 febbraio e vinto dall’Inter per 1-0. All’inizio sembrava che avrebbe dovuto saltare solo due partite, ma in pratica è ancora fuori. E nessuno è ottimista sul suo pieno recupero.

Con tre goal e tre assist in venticinque presenze complessive, il Tuco è la più grande delusione nerazzurra degli ultimi due anni. Anche il Lukaku più appesantito e sfortunato di sempre ha già fatto meglio di lui, risultando prezioso contro il Porto.

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