Per Simone Inzaghi scatta l’allarme Porto. Per l’importantissima sfida del 14 marzo, il tecnico nerazzurro dovrà fare a meno di una pedina molto importante, bloccata da problemi alla schiena
I problemi fisici per Milan Skriniar mettono in ambascia l’Inter. Il difensore è ancora fermo in infermeria per il dolore alla schiena. Anche Dimarco e Correa sono acciaccati, ma almeno sono tornati ad allenarsi in gruppo.
Lo slovacco è fermo e non si sa quando potrebbe tornare. Su Federico Dimarco, soprattutto, c’è speranza che possa arrivare una convocazione già per il match di La Spezia. Per il Tucu Correa, invece, permangono i soliti dubbi sulla tenuta atletica e soprattutto sull’apporto agonistico che l’argentino potrebbe offrire alla squadra anche in caso di un ottimale recupero. Ma, almeno per far numero in panchina, contro il Porto, l’attaccante dovrebbe esserci.
Simone Inzaghi sa che il difensore slovacco avverte ancora dolore alla schiena: la situazione è critica e fa scattare un allarme in vista della sfida di Oporto di Champions. Non ci voleva: Skriniar è rimasto a Milano (da separato in casa) proprio per dare il suo contributo in sfide come queste, dopotutto. Ci sono scarse speranze di recupero. Se non è ancora riuscito ad allenarsi, difficilmente potrà recuperare entro il 14 marzo. Ecco perché, attualmente, va considerato in forte dubbio per la trasferta di Oporto. Un’assenza molto pesante che l’allenatore proverà a tamponare ricorrendo ancora a Darmian.
Di sicuro lo slovacco salterà lo Spezia, e quasi nessuno crede che possa presentarsi al massimo della forma per la trasferta portoghese. A ogni modo, la necessità potrebbe spingere Inzaghi a chiedere allo slovacco si stringere i denti e presentarsi in campo anche con la schiena dolorante (l’idea è di portarlo in panchina).
La schiena di Skriniar mette Inzaghi in allarme
La paura è che l’Inter possa sottovalutare la partita di campionato contro gli spezzini per prepararsi al meglio alla sfida di Champions. Ma purtroppo non è il momento per far calcoli e insistere troppo con il turnover. La buona notizia è che Dimarco va verso una convocazione per il match di campionato di venerdì sera. L’altra è che il suo naturale sostituto, Robin Gosens, sta offrendo garanzie per non far sentire troppo la sua mancanza.
Per il difensore slovacco si parla ancora di lombalgia, ovvero del fastidio che lo ha costretto ai box subito dopo la partita di andata degli ottavi di Champions. Il match spezzino vedrà probabilmente in campo il solito terzetto composto da Darmian, Acerbi e Bastoni con de Vrij e D’Ambrosio come cambi. E la stessa difesa dovrebbe giocare in Champions League. Il dubbio è sulla fascia sinistra dove il quasi recuperato Dimarco se la giocherà con un Gosens mai così in forma. Sulla destra, invece, bisognerà affidarsi per forza a Dumfries.
Complici i problemi avuti da Skriniar, infatti, Darmian andrà piazzato sulla linea dei difensori. Inzaghi deve solo sperare che Gosens e Dumfries continuino a offrire prestazioni incoraggianti. In generale, da entrambi ci si aspetta di più. Perché il gioco dell’Inter si basa proprio sulla reattività dei laterali.
Come fermare i portoghesi: impossibile gestire il risultato
La sensazione è che Inzaghi proverà a frenare i portoghesi con una partita difensiva. Lautaro non è nel suo momento più brillante, e Dzeko e Lukaku sembrano poco determinanti. Per questo l’Inter si fida poco del proprio attacco. In teoria è sempre sbagliato gestire in Champions, soprattutto quando il risultato di partenza non è poi così incisivo: l’uno a zero dell’andata potrebbe non bastare per star tranquilli. L’Inter dovrebbe insomma giocare per vincere, evitando di schiacciarsi troppo in difesa. Ne ha la forza? Servirà una presentazione di grande concentrazione e maturità.
Per Simone Inzaghi si prospetta una settimana di complicate decisioni. I dubbi, oltre che in difesa, si proporranno anche per l’attacco. Chi giocherà accanto a Lautaro? Lukaku dovrebbe essere in vantaggio, ma molto dipenderà dal test di campionato contro gli spezzini.
Unico dato sicuro: l’attacco dell’Inter non può prescindere da Lautaro Martinez. Al Toro serve comunque una spalla in grado di giocare ai suoi livelli. E sia Dzeko che Lukaku, come evidente, non appaiono troppo in forma. Il bosniaco è stanco. Mentre il belga non ha ancora ritrovato la forma dopo una stagione minata da infortuni e delusioni. Il goal fuori casa può fare la differenza: segnare è l’imperativo per i nerazzurri. E al momento l’attacco non sembra girare come converrebbe…