‘Rimpianto’ Dybala per l’Inter: il top club paga la clausola

I tifosi nerazzurri continueranno a nutrire per un bel po’ un forte rimpianto per com’e finita la trattativa estiva tra Paulo Dybala e l’Inter

Tutti conosciamo la storia… l’Inter che l’aveva bloccato. Aveva poi organizzato l’ormai celebre summit facendo intendere in modo chiaro che la Jola avrebbe giocato in nerazzurro. Poi è arrivato Lukaku in prestito e ci fu la prima mezza frenata. Invece di spingere e chiudere l’operazione, Zhang scelse infine di tenere Dybala in sospeso per settimane, fino a irritarlo.

Dybala potrebbe lasciare la Roma
Paulo Dybala – interlive.it

Ora Dybala sta facendo la differenza alla Roma, mentre l’Inter si ritrova con un Dzeko non in forma, un Lukaku non ancora recuperato e un Correa versione ectoplasma. Paulo Dybala potrebbe però lasciare la Capitale a giugno. Si parla di un affare low-cost con il Barcellona.

Dybala ha una clausola rescissoria del valore di 12 milioni di euro valida per l’estero. E una cifra così bassa, scrivono in Spagna, potrebbe ingolosire il Barcellona che ha bisogno di rafforzare l’attacco senza svenarsi, per la prossima stagione. I catalani non possono permettersi grossi investimenti prima di svincolare o cedere un certo numero di giocatori, e in questo scenario l’opzione di Dybala è una delle alternative più interessanti sul mercato.

Il rimpianto Dybala continua a tormentare l’Inter: ora arriva il Barcellona

Certo, anche l’Inter potrebbe provarci, dato che la clausola è valida anche in Italia (anche se il prezzo salirebbe a 20 milioni). Per l’Inter sarebbe comunque complicato e umiliante. Non ha preso Dybala a zero l’anno scorso e ora dovrebbe spendere 20 milioni? Il rimpianto è forte ma è ancora più potente la volontà di non spendere, ecco perché Dybala difficilmente potrebbe arrivare a Milano.

Dybala piace al Barcellona
Dybala – interlive.it

Il numero 21 della Roma ha parlato recentemente a Marca del suo rapporto con Mourinho e della sua voglia di vincere a Roma. Non è detto infatti che debba partire: l’amore dei romani potrebbe convincerlo a restare. A ogni modo, il futuro dell’argentino è ancora una mezza incognita: “Ne parleremo“, ha detto Dybala, “per ora voglio solo pensare a portare la Roma più in alto possibile“.

Molto dipenderà anche da cosa farà il suo allenatore. “Abbiamo un ottimo rapporto io e Mourinho“, ha detto l’argentino. “Ci confrontiamo, scambiamo spesso idee. È un allenatore che ha avuto tanti giocatori importanti, ha vinto tanto, e non può che farmi piacere confrontarmi con lui. Mou ci aiuta molto, rende le nostre partite più facili. Prima di arrivare a Roma ho parlato molto al telefono con lui: mi piace il suo modo di essere“.

Novità sul futuro di Mourinho, fra caso Serra e rinnovo

Anche per Mourinho non è ancora chiaro quale potrebbe essere il suo futuro. Il portoghese è insoddisfatto dalla società, che reputa debole e poco adatta ad appagare la sua fame di vittorie. Si parla di un possibile ritorno in Inghilterra. E c’è anche chi lo ha accostato all’Inter.

Mourinho, continua il caso Serra
Mourinho – interlive.it

Intanto, Filippo Roma, giornalista de Le Iene, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it in onda sul canale Twitch TVPLAY per parlare dell’intervista fatta a Serra, dopo il litigio in campo con Mou.

Abbiamo un inedito“, ha annunciato Roma, “ed è così clamoroso che abbiamo deciso di fare un’indagine personale con un metodo non troppo scientifico ma che si avvicina al vero. Ovvero la lettura dei labiali, con un esperto. Quello che abbiamo scoperto è che la parte più importante della frase di Serra è la seconda, dove non dice quello che lui ha sostenuto ai nostri microfoni.”

Quando l’ho beccato alla stazione di Firenze mi ha comunicato che avrebbe detto a Mourinho che si stava mettendo lo stadio contro e di restare nell’area tecnica. Nella seconda parte della frase invece dal labiale si vede benissimo che sta dicendo di andare a casa, cosa che non centra nulla con l’area tecnica. Lui, quindi, ufficialmente avrebbe dichiarato qualcosa che non corrisponde al vero, cosa gravissima per un arbitro”.

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