Dal ‘traghettatore’ a Conte e Thiago Motta: la verità sul dopo Inzaghi

Nona sconfitta, terza in casa, e una partitaccia contro la Juve. Per Inzaghi l’ipotesi riconferma si fa assai dura: nel futuro dell’Inter c’è un traghettatore, oppure c’è Conte

Il distacco dei nerazzurri dal Napoli può essere considerato umiliante. E il passaggio del turno con il Porto non basta a Simone Inzaghi per essere giudicato come un buon gestore della situazione e della squadra. Ce ne se accorge allorquando il tecnico si attribuisce grandi meriti dopo uno 0-0 contro una squadra portoghese.

Chi in panchina in caso di esonero di Inzaghi?
Simone Inzaghi – interlive.it

Un exploit in Champions è una chimera. Ma è l’unica possibilità cui ormai può aggrapparsi Inzaghi per non essere esonerato a fine stagione. La dirigenza ha chiarito che l’obiettivo dell’Inter è arrivare fra le prime quattro in campionato. Inzaghi può riuscirci, certo, ma le prospettive non sono incoraggianti. La sua Inter gioca male, è prevedibile, non ci mette mai il cuore né l’intelligenza. Ed è chiaro: i giocatori non seguono più il tecnico o il tecnico stesso non sa più guidarli.

In caso di eliminazione contro il Benfica e in Coppa Italia contro la Juve, dunque, potrebbe arrivare un traghettatore al posto di Inzaghi, proprio per non compromettere la corsa a un piazzamento in Champions. Il nome più probabile in questo caso è quello di Chivu, attuale allenatore della primavera interista. Oppure c’è il solito Zenga, pronto a far un po’ di scuola di interismo nello spogliatoio. Terza ipotesi: Cambiasso, che però potrebbe non sentirsela, dato che con una prima esperienza del genere potrebbe bruciarsi.

Un traghettatore al posto di Inzaghi, e in alternativa…

Il ritorno di Antonio Conte è al momento un’ipotesi da fantamercato, vista la situazione finanziaria molto delicata della società e il modo in cui l’allenatore salentino si è separato con la dirigenza. Eppure ormai è quasi certo che Conte non rimarrà al Tottenham il prossimo anno.

Difficile un ritorno di Conte all'Inter
Antonio Conte – interlive.it

Sull’edizione odierna del Sun è uscito un retroscena abbastanza rivelante sull’atmosfera pesante che si respira in casa Spurs: i giocatori avrebbero chiesto alla dirigenza l’esonero immediato del tecnico salentino. L’altro esonero possibile, quello di Simone Inzaghi, spalancherebbe le porte a diverse soluzioni, tutte però da valutare nei prossimi mesi. Per quanto invocato e stuzzicante, sembra comunque difficile che possa avverarsi un ritorno di Antonio Conte sulla panchina dell’Inter.

Per l’anno prossimo le piste più plausibili sono quelle che portano a Thiago Motta e a Ivan Juric. C’è anche De Zerbi sullo sfondo, ma per il suo arrivo servirebbe una mezza rivoluzione, quindi un mercato dispendioso: l’allenatore imporrebbe un cambio tattico. Quanto al traghettatore con cui sostituire Inzaghi subito, a oggi sembra davvero complicato: non converrebbe a nessuno un passo così eclatante.

Il vero ostacolo che blocca l’esonero di Inzaghi

Alla dirigenza interista la gestione di Simone Inzaghi non piace. E non sono piaciute nemmeno le ultime parole del tecnico “L’Inter, per vincere uno scudetto negli ultimi anni, ha dovuto poi affrontare gravi problemi economici“. Da un punto di vista tecnico non piace come l’allenatore abbia gestito finora la rosa: ha spremuto all’inverosimile calciatori come Acerbi, Darmian e Mkhitaryan, lasciando in panchina e svalutando giovani come Asllani (rischiando di svalutarlo).

Non piace per niente poi l’involuzione che si riscontra in Dumfries, Brozovic e Barella. E si critica l’incapacità di convertire in rete la mole di gioco creata. Inoltre sembra che il tecnico sia incapace di cambiare modulo e di proporre alternative di gioco.

Ecco perché l'Inter non può esonerare Inzaghi
Inzaghi – interlive.it

A fronte di tutto ciò, però, c’è un grosso ostacolo che potrebbe salvare Simone Inzaghi dall’esonero a fine stagione. Si tratta del suo contratto. Il piacentino è sotto contratto con l’Inter fino al 30 giugno 2024 e incassa 5 milioni di euro netti a stagione. A questo bisogna aggiungere anche lo staff personale del mister. In ballo ci sarebbero circa 11-12 milioni di euro lordi in totale a stagione. E questa cifra, in caso di esonero, dovrebbe essere comunque pagata il prossimo anno. O si trova una via d’uscita con una buonuscita che possa accontentare tutte le parti in causa o si potrebbe anche continuare con Inzaghi.

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