Blitz per il bomber: “L’Inter lavora per prenderlo”

Sarebbe già scattato il blitz per prendere il bomber di cui tutti parlano o straparlano: l’Inter non vuole farsi scappare quello che in molti considerano già il nuovo Lautaro

No, non è più solo un’idea: l’Inter lo vuole sul serio e lo ha fatto capire al giocatore e alle altre pretendenti esponendosi senza troppi calcoli. Ma la trattativa si preannuncia complicata a causa dei noti limiti finanziari che bloccano le velleità nerazzurre.

I dirigenti nerazzurri puntano l'oriundo
Marotta e Zhang – interlive.it

Dario Baccin segue Mateo Retegui da mesi, e ieri era a Malta, per osservarlo da vicino. Il ragazzo ha risposto presente e ha segnato ancora: due partite in Nazionale e due goal per lui. Non male per un giovane fino a una settimana fa sconosciuto ai più. Quello di Baccin a Malta non può dunque non essere inteso come un vero e proprio blitz: i nerazzurri puntano a chiudere per il bomber.

In Argentina, i tifosi del Tigre impazziscono per la coppia Colidio-Retegui. Il fatto che uno scarto dell’Inter sia messo allo stesso livello del nuovo obiettivo per l’attacco nerazzurro crea, in verità, un po’ di dubbi sull’operazione. Siamo sicuri che l’oriundo sia un giocatore adatto alla Serie A e all’altezza di un club come l’Inter? Baccin e Ausilio credono di sì. Seguono il ragazzo da più di un anno e ne apprezzano le doti da centravanti bravo a smarcarsi e a trovare la porta. Tempo fa anche Francesco Totti lo visionò per la Roma, e nella sua relazione si parlava di un possibile crack: un ragazzino con l’istinto puro del bomber.

Il blitz per bloccare il bomber: Baccin non molla Retegui

Pur essendo tecnicamente ancora da formare, l’argentino sa smarcarsi e sa finalizzare. Ci mette corpo e anima, e in certe situazioni dimostra anche velocità di pensiero e reazione. Va insomma considerato un diamante grezzo, su cui lavorare con calma. Certo non può essere solo un caso il fatto che abbia segnato due reti nelle prime due partite giocate con la Nazionale italiana allenata da Roberto Mancini.

Baccin a Malta per seguire l'oriundo
Mateo Retegui – interlive.it

Mateo gioca con l’Italia perché in possesso della cittadinanza per discendenza: suo nonno materno era originario di Canicattì. Suo padre, Carlos Retegui, è un ex giocatore di hockey su prato, un atleta olimpico premiato anche come una medaglia d’oro.

Il ragazzo, invece, ha scelto di misurarsi con il calcio, distinguendosi già da bambino per rapidità e forza fisica. In Argentina è considerato un predestinato. Al Boca, lo paragonavano al cileno Zamorano, per la grinta e il buon colpo di testa. Al Tigre, invece, lo descrivono come l’erede di Lautaro.

Sembra già scritto che il futuro di Mateo Retegui sarà in Italia. Il centravanti del Tigre e da pochi giorni della Nazionale italiana di Mancini, ha saputo imporsi con i fatti. Accompagnato da mille dubbi e da qualche commento ironico alla sua prima convocazione, ha zittito tutti. Al Maradona di Napoli, ha fatto il suo esordio con la maglia azzurra dell’Italia allenata da Roberto Mancini e ha segnato contro l’Inghilterra. Ieri, contro Malta, ha segnato ancora, stavolta di testa.

Le parole di Friggieri: “L’Inter sta lavorando molto per prenderlo

Intervenuto infatti in esclusiva ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TvPlay, Maxi Friggieri, giornalista di Olè, ha spiegato che dal suo punto di vista il bomber oriundo è già pronto per la Serie A: “Senza dubbio è pronto. Totti disse che era un attaccante fortissimo“, ha dichiarato l’intervistato. “Personalmente mi piacerebbe vederlo alla Roma. Sarebbe interessante vederlo in giallorosso, ma so che l’Inter sta lavorando molto per acquistarlo, non immediatamente visto che c’è Lautaro, ma in futuro”.

L'Inter lavora per prendere Retegui
Retegui – interlive.it

Froggieri ha rivelato che il Tigre potrebbe riscattarlo per meno di 18 milioni. “Potrebbe costare 25 milioni, più o meno. Se la Roma vende Abraham può acquistarlo. Può sicuramente essere titolare nella Roma. Paragonarlo a Batistuta è esagerato, lui è una leggenda”. Anche il paragone con Lautaro non sembra corretto. Retegui è una punta pura. Mentre il Toro è un centravanti più moderno e malleabile, capace di giocare lontano dalla porta o di crearsi spazi arrivando da posizione defilata.

Per l’Inter il ragazzo vale: può diventare un bomber, e per questo si è già organizzato un blitz. Probabilmente Baccin gli ha parlato per esporgli l’interesse del club. Per prenderlo i nerazzurri contano di poter sfruttare la carta Colidio, giocatore che al Tigre piace molto.

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