Le dichiarazioni del tecnico nerazzurro alla vigilia della sfida col Benfica valevole per il ritorno dei quarti di Champions League
Inter-Benfica, ci siamo. Domani al ‘Meazza’ i nerazzurri si giocano il passaggio alle semifinali di Champions forti del 2-0 ottenuto settimana scorsa al ‘Da Luz’. Inzaghi si gioca anche la panchina, fortemente traballante dopo la sconfitta casalinga col Monza, l’undicesima in campionato: “È il secondo tempo di una partita importantissima e complicata – ha esordito il tecnico nella conferenza stampa di vigilia – Partiamo con un vantaggio, ma dovremo venirne a capo tutti insieme sapendo che avremmo la possibilità di un raggiungere un grande traguardo, essere tra le prime quattro d’Europa”.
“Cosa chiedo a me stesso e alla squadra per questo ultimo mese? Sappiamo quel che è stato, inutile riparlarne. In Champions abbiamo fatto un grande cammino, mentre in campionato non siamo dove avremmo voluto essere. Veniamo da una sconfitta in casa che ha rallentato il nostro cammino in campionato che è insufficiente, tuttavia adesso il focus deve essere solo sul Benfica – ha aggiunto Inzaghi – Il vantaggio non dovrà essere gestito, bisognerà disputare una grande partita contro un grandissimo avversario in flessione per risultati non per occasioni create. Contro di noi e nelle altre recenti partite ha giocato all’altezza dei mesi scorsi. Sul nostro problema del gol dico che basterà un episodio per cambiare la loro situazione e quella di tutta l’Inter”.
“La situazione di incertezza è una spiegazione o un alibi? Dobbiamo essere bravi a isolarci da quello che accade intorno – ha risposto – Ci sono diversi calciatori in scadenza, però quotidiniamente li vedo lavorare bene. Le critiche fanno parte del calcio, sia se si è in scadenza o se si è in bilico. Meglio che critichino me che loro. Domani servirà testa fredda, intensità e unione coi nostri tifosi ai quali vogliamo regalare una serata importante. Noel Gallagher si augura noi in finale? È un grandissimo cantante. Speriamo sia anche fortunato perché l’Inter in finale ci farebbe felici”.
In conclusione Inzaghi ha risposto in merito al suo possibile addio, a giugno o addirittura in caso di eliminazione dalla Champions per mano del Benfica: “Non è strano che se ne parli, ci sono abituato perché fa parte della carriera di allenatore. In campionato il percorso è stato insufficiente, però mancano otto partite e c’è margine”.