Qualcosa si muove a livello finanziario: nelle scorse ore l’Inter si è impegnata per rinnovare i contatti con gli uomini d’affari di Doha che avevano visitato la sede nerazzurra nei mesi scorsi
Dopo il pasticcio DigitalBits l’Inter ha fretta di trovare un nuovo sponsor ma, per non ripetere gli stessi errori e soprattutto per non compromettere gli esiti di una probabile causa di rimborso, la dirigenza sembra costretta a procedere con i piedi di piombo.
Com’è noto, DigitalBits ha perso la sponsorizzazione delle due importanti squadre di calcio italiane con cui aveva concluso una partnership l’anno scorso: l’Inter e la Roma. Di fatto DigitalBits non ha pagato né l’una né l’altra squadra per l’utilizzo del logo sulle maglie…
Di conseguenza, dopo una lunga attesa, è giunta la doppia decisione di rimuovere la scritta riferibile alla società di criptovalute. E ora l’Inter è ufficialmente alla ricerca di nuovi sponsor. Qualcuno parla di una perdita di addirittura 85 milioni complessiva per i nerazzurri. Per la Roma, invece, il rosso sarebbe più contenuto. Zhang ha chiesto ai suoi dirigenti di chiudere un nuovo accordo con un nuovo sponsor che possa garantire almeno 30 milioni a stagione. I due nomi circolati rimandano a compagnie aeree mediorientali.
Proprio riguardo alla ricerca di un nuovo sponsor, TuttoSport ripropone il racconto del passato incontro a Milano fra i dirigenti interisti e alcuni emissari venuti da Doha, puntando quindi soprattutto sulla candidatura di Qatar Airways. Nei mesi scorsi, invece si era parlato maggiormente di Turkish Airways.
Doha chiama Milano: accordi in vista per la nuova sponsorizzazione dell’Inter
“I contatti principali sono stati con Qatar Airways“, afferma TuttoSport. Poi la precisazione: “Ma al momento le trattative non hanno ancora fatto il passo avanti decisivo per una distanza sulle cifre. Stesso discorso con altri gruppi interessati“. Quindi l’Inter sarebbe ancora in alto mare, e il tempo stringe. Zhang vuole che si chiuda un accordo prima della fine della stagione, in modo da poter organizzare il prossimo bilancio con un’importante voce in più.
Intanto anche a Verona l’Inter giocherà con una maglia senza sponsor. Già in casa contro la Lazio i nerazzurri hanno indossato una bella casacca vintage, senza scritte. E, francamente, non si capisce perché la società abbia dovuto aspettare la decisione della Roma per poter scegliere la posizione più ovvia.
Nonostante il mancato pagamento, l’Inter ha giocato un’intera stagione con il logo di DigitalBits. Sempre nella speranza che potesse entrare qualche rata da 8 milioni (tre in tutte, nessuna pagata) o almeno il bonus per la vittoria della Coppa Italia dello scorso anno. In totale l’Inter avrebbe perso 25,5 milioni solo quest’anno.
Ora il club ha deciso di rimuovere il marchio dalla maglia anche in considerazione della visibilità globale delle prossime partite da disputare (la semifinale di Champions e la finale di Coppa Italia). Ci si aspetta che proprio queste due importanti sfide convincano gli uomini di Doha o i turchi a scegliere l’Inter come squadra da sponsorizzare.
Niente soldi dalla società di criptovalute
Prima si chiude l’accordo e meglio è per il bilancio dell’Inter, ovviamente. Puntando però su un main sponsor di maglia molto più affidabile dell’inadempiente DigitalBits. Di norma, le nuove maglie si presentano a fine maggio, ma l’assenza di un nuovo accordo impone all’Inter uno slittamento: le nuove casacche potranno essere presentate al pubblico solo a metà luglio.
“Ad oggi, tutti gli accordi di sponsorizzazione che coinvolgono il marchio DigitalBits con le squadre di calcio sono stati negoziati e gestiti da Zytara Labs“, ha ribadito intanto DigitalBits su Twitter. “Zytara Labs è una società fintech che costruisce prodotti digitali su protocolli blockchain, inclusa la blockchain DigitalBits e non ha alcun controllo o rappresentanza, né ha mai avuto, nei confronti della DigitalBits Foundation“.
“L’obiettivo principale della Fondazione“, si legge ancora, “è aumentare la consapevolezza e l’adozione della tecnologia DigitalBits, supportando al contempo il suo ecosistema di prodotti e la sua comunità. Stiamo lavorando attivamente a tutte le partnership associate al marchio per promuovere la creazione di valore per marchi e consumatori“.