Inter alle prese con le valutazioni sul passaggio di proprietà a nuova gestione Investcorp, subito fondi utili alla valorizzazione dell’organico
L’arrivo del colosso Suning ai vertici della gestione societaria dell’Inter è stata una boccata d’aria fresca dopo l’era Thohir, ma le profonde crepe economiche sorte soprattutto in seguito alla pandemia e le limitazioni imposte dal governo cinese sugli investimenti lontani dal settore primario hanno portato la società in mano al presidente Steven Zhang ad apportare nuove sostanziali modifiche all’assetto generale del club.
Anzitutto operando una serie di cessioni tattiche per tamponare le perdite in bilancio, come nel caso di Romelu Lukaku al Chelsea e Achraf Hakimi al Paris Saint-Germain. Quindi intraprendendo una strategia di mercato in entrata ben precisa: contattare e convincere obiettivi a parametro zero, così da non intaccare le casse societarie ma stanziando soltanto fondi utili al sostentamento degli ingaggi. Così, a distanza di qualche anno, la situazione sembra lentamente rientrare alla normalità. Merito anche delle ottime prestazioni in crescendo degli uomini a disposizione di Antonio Conte prima e Simone Inzaghi poi. Oggi però qualcosa la vertice sembra non tanto preoccupare Zhang quanto piuttosto stuzzicarlo nell’idea di vendere le quote maggioritarie dell’Inter ad una cordata di imprenditori esteri di provenienza dal Medio Oriente, nello specifico lo stato del Bahrain, a nome Investcorp. Della strapotenza economica di questo potenziale cliente si è discusso tanto nelle settimane scorse e sebbene l’obiettivo principale della famiglia proprietaria nerazzurra sia quello di restare al comando, primi contatti sarebbero stati mossi in direzione est.
Calciomercato, Investcorp e la ‘garanzia’ da 80 milioni
L’eventuale immissione di Investcorp nel nucleo societario non soltanto sgancerebbe Zhang dalle responsabilità finora acquisite, ma ripagherebbe anche i debiti con Oaktree ancora parzialmente non sanati e garantirebbe nuove fondamenta per il mercato estivo.
Si parla di circa 80 milioni di euro a fondo perduto, per apportare almeno due acquisti di spessore soprattutto nel reparto difensivo in vista della imminente partenza di Milan Skriniar verso il solito PSG. Dopodiché si potrebbe investire la parte restante in un secondo profilo a centrocampo, laddove non sarà più disponibile Roberto Gagliardini e probabilmente anche Marcelo Brozovic. Da definire, invece, le posizioni dei due esterni a tutta fascia Robin Gosens e Denzel Dumfries dalle cui cessioni l’Inter potrebbe ricavare complessivamente altri 65 milioni di euro. Una serie di bottini niente male, per ripartire con maggiore carica. Lo sguardo dell’amministratore delegato Giuseppe Marotta resta comunque vigile per non farsi sfuggire clamorose occasioni. C’è infatti moltissima concorrenza e i potenziali candidati scarseggiano.