Inzaghi ringrazia Lukaku, che svolta: ora l’attacco in stile Conte

Il retroscena raccontato dal centravanti belga conferma il cambio di approccio offensivo lanciato da Inzaghi nelle ultime partite, da questo ripartirà l’Inter per la finale di Champions

Quando Romelu Lukaku e Lautaro Martinez segnavano gol a profusione sotto la guida di Antonio Conte, l’Inter era tra le formazioni offensivamente più efficienti d’Europa. Non un caso che, proprio in quell’annata d’oro, la coppia della Lu-La abbia trascinato il resto del gruppo nerazzurro alla vittoria dello Scudetto. Poi il destino ha voluto separare i due campioni, oltre al fatto che lo stesso tecnico salentino ha preferito abbandonare il progetto di Steven Zhang non avendo grosse garanzie economiche alla base.

L'Inter ritrova pericolosità offensiva e solidità in difesa
Inter nuovamente in corsa per numero di occasioni create, la ‘soffiata’ di Lukaku (LaPresse) – interlive.it

L’affidamento della panchina a Simone Inzaghi con un comparto d’organico piuttosto rivisitato ha inevitabilmente cambiato approccio nelle situazioni e la resa offensiva dell’Inter non è stata più la stessa. Una criticità, se così può essere definita, evidenziata soprattutto nel corso di questa stagione in fase discendente.

A meno di un clamoroso ribaltamento della situazione, piuttosto inaspettato. Ad aver influito sull’inversione di trend, tornata ad essere positiva sia in campionato che soprattutto in Champions League, non è stato soltanto uno scossone a livello mentale ed emotivo ma anche un adeguamento delle risorse offensive a disposizione sulla base di uno scema tattico preesistente.

Inzaghi, insomma, sulla scia dei suggerimenti di Lukaku, ha ricalcato le orme di Conte per fare della vecchia gestione un’arma vincente. Strascichi importanti che funzionano, uniti alla sua impronta identitaria.

Lukaku portatore di novità rispolverate, così l’Inter funziona bene in ogni reparto

Due stagioni fa, in occasione della vittoria dello Scudetto, vincevamo le partite segnando tanti gol in contropiede. L’anno scorso l’Inter ha giocato per metà in questo modo, mentre quest’anno abbiamo provato a rimescolare le carte. Questo sbilanciamento ci è costato tanti gol subiti e siccome in campionato spesso vincono le rede difensive, allora l’allenatore ha pensato di tornare sui suoi passi. Quella compattezza, con il dettaglio dell’attacco rapido, ha rappresentato la svolta decisiva. Abbiamo iniziato a segnare di più“, ha dichiarato il calciatore.

L'Inter ritrova pericolosità offensiva e solidità in difesa
L’Inter e l’identità ritrovata, bene anche in fase realizzativa (LaPresse) – interlive.it

Il dato statistico – studiato in modo approfondito dai colleghi de ‘La Gazzetta dello Sport’ – trova conferme nette. Nel confronto del primo trimestre 2023 con quello speculare del 2022, il baricentro nerazzurro si è abbassato di circa due metri e la compattezza è stata maggiore di tre metri.

Questo tipo di occupazione degli spazi ha dunque favorito l’Inter nel subire meno reti (anche rispetto all’inizio di stagione, ndr) ma anche generare meno tentativi di recupero palla: la percentuale complessiva è scesa di tre punti, cosa che ha portato la difesa a creare maggiori buchi e pericoli.

In area, invece, si sono concentrati il maggior numero di interventi positivi di recupero. Bene anche Onana tra i pali, grande protagonista fortemente impiegato nel fare il proprio mestiere.

La fase realizzativa ha visto enormi benefici, vedendo un raddoppio al 19%. Anche la media partita è raddoppiata, passando a 2,3 gol. Non tradiscono neppure le occasioni in cui sono stati colpiti pali o traverse (il triplo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) e il numero di tiri nello specchio della porta. Questa Inter funziona davvero.

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