Il centravanti argentino brama nuovamente il calcio europeo dopo l’esperienza al Galatasaray, lanciate le condizioni d’ingaggio per le dirette interessate al suo cartellino
Arrivato al Paris Saint-Germain dopo esser stato per diversi anni simbolo assoluto dell’Inter, l’avventura di Mauro Icardi in Ligue 1 è stata costellata da repentine involuzioni e momenti di gloria soltanto temporanei.
Così la scorsa estate, di comune accordo con la direzione sportiva gestita da Luis Campos, il centravanti argentino di Rosario ha acconsentito alla sua immissione sul mercato dei trasferimenti in prestito premiando l’interesse del Galatasaray. Unico obiettivo della sua nuova esperienza annuale nel campionato turco di Super Lig era quello di riportare il suo nome in auge nello scenario internazionale europeo e sperare che a seguito di questo breve rapporto lavorativo il PSG potesse lasciarlo partire verso lidi importanti. E ci ha pure vinto un titolo importante.
Ora che il tempo è giunto, Icardi può sicuramente dire di aver rispecchiato l’idea iniziale e lascia il Galatasaray con buoni spunti sul futuro. A trent’anni può ancora dire la sua e non è affatto un calciatore ‘scaduto’ come lamentato da molti, anzi ha ancora nelle vene l’istituto del gol che lo aveva contraddistinto nelle buone annate precedenti.
Calciomercato, Icardi in Serie A? Possibile, ma al giusto prezzo
Gli occhi del mercato sono adesso vigili su di lui. Anzitutto quelli del campionato arabo della Saudi Pro League, ove l’Al-Shabab gli avrebbe offerto un biennale clamoroso da 80 milioni complessivi d’ingaggio. Ma la sfida esotica, per quanto remunerativa possa essere, non stimola granché l’ambizione del calciatore che al contrario preferirebbe tornare in Europa. Magari in Serie A.
Secondo le ultime indiscrezioni, tra le sue mete preferite resiste ancora il campionato italiano. Ma l’Inter, almeno per il momento, resta sullo sfondo delle potenziali sottodestinazioni. Specie se si tratta di ingaggio: Icardi avrebbe infatti reso noto di non voler scendere a patti sotto l’aspetto economico, chiedendo almeno 7 milioni di euro per non allontanarsi troppo dagli 8 milioni più due di bonus percepiti al PSG.
Nel campionato nostrano, in ogni caso, non sono molti i club disposti a un esborso economico notevole come quello richiesto dall’entourage del calciatore. Verosimilmente dunque, a meno di ingenti riduzioni e compromessi, Icardi potrebbe non tornare in Italia tanto presto come ipotizzato.