Il ‘pallino’ di Ausilio non dà garanzie: i perché e i no di questa pista

Anche Inzaghi si è esposto: il nuovo difensore centrale deve essere “importante”. E il pallino di Ausilio, il secondo sulla lista, non dà abbastanza garanzie

L’Inter punta ancora su Pavard, e pare che anche Zhang sia ormai convinto: bisogna investire per completare la rosa e accontentare Simone Inzaghi, prendendo un braccetto destro di qualità e sostanza. Il nome di riserva, qualora il Bayern dovesse pretendere troppo per il francese, è noto da tempo: l’Inter si butterebbe su Tanganga.

Il piano B per la difesa di Ausilio
Piero Ausilio (LaPresse) – interlive.it

Il difensore inglese del Tottenham piace da anni ad Ausilio, è dunque un suo vecchio pallino, ma è però anche un obiettivo non convince al 100% lo staff tecnico: si teme soprattutto per la sua scarsa esperienza e per la fragilità fisica. Intendiamoci, in prospettiva, a livello fisico e tecnico, il classe 1999 Japhet Manzambi Tanganga non è affatto male…

Prestante, veloce e bravo di testa, Tanganga sa abbinare il gioco più duro a soluzioni in cui mettere in mostra la propria innata agilità. Brilla per quanto riguarda la versatilità tattica. E, di fatti, tutti i suoi allenatori lo hanno sfruttato schierandolo in varie posizioni in difesa.

Mourinho lo piazzava spesso centrale, ma lo provò anche come terzino destro e persino sulla sinistra. Conte lo ha visto soprattutto come braccetto destro, provandolo però anche come laterale a tutta fascia. Espirito Santo, invece, lo ha quasi sempre sfruttato da classico terzino.

Il fragile pallino di Ausilio che non dà garanzie a Inzaghi: ecco perché Tanganga è solo un piano B

Il suo vero punto di forza è l’aggressività. Detiene infatti un particolare record: è stato il difensore con più falli commessi in media nel 2021/22 (2.31 a partita), che è in assoluto uno dei valori più alti dell’ultimo decennio in Premier. Questa qualità, se così vogliamo intenderla, si scontra però con una palese fragilità.

Perché non conviene Japhet Tanganga
Japhet Tanganga (LaPresse) – interlive.it

Il ragazzo, che ha sempre giocato con il Tottenham, da bambino fino a oggi, ha di fatti patito numerosi infortuni nel corso della sua breve carriera. A lanciarlo come titolare fu José Mourinho nel gennaio 2020. E non partì così male. Dopo una decina di partite fu tuttavia costretto a fermarsi, a causa di problemi alla schiena.

La stagione seguente, già a settembre, Japhet fu bloccato per un fastidio alla coscia. Poi gli capitò pure un più grave infortunio al ginocchio. E dire che, con Nuno Espirito Santo in panchina, il ragazzo era riuscito di nuovo a farsi notare, ottenendo anche un Man Of The Match nella prima giornata disputata contro il Manchester City.

Anche Antonio Conte sembrava credere nelle doti del giovane centrale inglese. Purtroppo altri infortuni occorsi nella stagione 2022-23 gli hanno permesso di disputare in Premier League solo 4 gare, più 2 gare in FA Cup.

L’obiettivo principale è Pavard

In Inghilterra scrivono che il Luton Town sta parlando con il Tottenham per avere Japhet Tanganga in prestito e che ventiquattrenne abbia già chiarito la posizione con il proprio club e con la nuova squadra pretendente: sta aspettando l’Inter.

All-in su Pavard
Pavard (LaPresse) – interlive.it

In pratica, il ragazzo sa che i nerazzurri potrebbero chiamarlo in causa qualora il Bayern dovesse chiudere alla cessione del loro obiettivo principale, ovvero Benjamin Pavard. Comunque, l’Inter prenderebbe Tanganga in prestito con diritto di riscatto o in prestito secco.

Il difensore vuole cambiare aria. Dopo essere stato escluso dalla prima convocazione da Ange Postecoglou lo scorso fine settimana, è già pronto a uscire. Sogna l’Inter. Ma nel caso in cui i nerazzurri dovessero piantarlo in asso, potrebbe tranquillamente accontentarsi di indossare la maglia del Luton. Secondo altre fonti, su Tanganga potrebbe esserci anche l’Arsenal. Anche se sembra un po’ strano che un ragazzo cresciuto negli Spurs decida di trasferirsi nella squadra nemica per antonomasia.

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