Anno dopo anno, Lautaro Martinez continua a stupire per tecnica, carattere e impegno: un miglioramento che preoccupa gli interisti, dato che tutte le grandi squadre d’Europa potrebbero prepararsi all’assalto
Un Lautaro così, capace di trascinare l’Inter e di segnare 5 reti in 3 partite, non sarà semplice da trattenere a Milano l’estate prossima, anche a fronte di un rinnovo con adeguamento dell’ingaggio. Dovesse restare Zhang alla guida del club, già si preannuncia l’ennesimo sacrificio eccellente. Lo sanno bene i top-club di mezza Europa, che non è difficile immaginarsi nell’atto di sfregarsi le mani, per prepararsi a scippare Lautaro all’Inter.
L’offensiva potrebbe essere guidata dai club di Premier League che da tempo seguono l’argentino. Pochettino, qualora dovesse sopravvivere al Chelsea, non ha mai nascosto di apprezzare il Toro. Lo stesso vale per il ricchissimo Newcastle e per il Manchester United.
E non solo. Già lo scorso anno sono arrivati sondaggi da parte dell’Arsenal e del Tottenham. Ma occhio anche al Barcellona e il Real Madrid, che per il prossimo anno già si stanno preparando a riproporsi con maggiore forza sul mercato.
Mezza Europa mette gli occhi su Lautaro: cosa succedere la prossima stagione?
La paura, non così remota, è che potrebbero arrivare proposte da capogiro. Parliamo di cifre superiori ai 150 milioni… Lautaro è legatissimo all’Inter, e a oggi è il simbolo della squadra, ma il mercato non permette alle motivazioni sentimentali di avere la maglio sul freddo calcolo della convenienza.
Certo, ora, Lautaro nemmeno ci pensa. Il Toro è concentrato sull’Inter, di cui è capitano e leader tecnico. L’addio, per ora, è un pensiero alquanto lontano. Ma bisogna comunque prepararsi. L’argentino è sempre partito bene in campionato: è una sua prerogativa. Ma quest’anno ha superato sé stesso. E certe manifestazioni di potenza attirano attenzioni sgradite.
I numeri di questo inizio del campionato di A 2023/24 dicono che Lautaro Martinez ha voglia di rendere speciale questa sua sesta stagione in maglia nerazzurra. Solo nel 2018/19 l’argentino non lasciò il segno nelle prime giornate. Non poteva essere altrimenti, dato che il Toro era arrivato nell’Inter di Luciano Spalletti come giovane promessa, una riserva di Icardi, con la possibilità di mettersi in mostra solo pochi minuti nelle prime tre giornate.
Toro scatenato, la miglior partenza in A per l’attaccante
Quella prima esperienza in A per il Toro coincise anche con una brutta partenza per l’Inter: in 4 giornate, arrivò una sola vittoria (al Dall’Ara col Bologna), a fronte di un pareggio (contro il Torino) e due sconfitte (contro Sassuolo e il neopromosso Parma).
Il primo goal per Lautaro arrivò la settima giornata, contro il Cagliari. Divenuto titolare in seguito all’allontanamento di Icardi voluto da Spalletti per ragioni comportamentali, il Toro finì quella stagione collezionando 9 reti e un solo assist. La stagione seguente riuscì a segnare un goal nelle prime tre giornate (a fine anno le reti furono 21 reti in 49 partite disputate).
Nel 2020/21, nelle prime tre di campionato, Lautaro mise a segno 3 goal e un assist. Poi nel 2021/22 i goal furono 2, ma con sole 2 partite disputate. Lo scorso anno, l’avvio fu come al solito forte: 2 goal e 1 assist nelle prime 3. E quest’anno è arrivato il boom: 5 centri nelle prime 3 di campionato.
Lautaro è uno degli attaccanti più forti d’Europa. Uno ormai abituato a vincere: ha conquistato sul campo uno Scudetto, due Supercoppe italiane, due Coppe Italia, una Coppa America, un Mondiale, una finale di Champions…
Inzaghi, ora, dovrebbe star attento a non sovraccaricarlo. Per carattere e piglio, il Toro le giocherebbe tutte, ma va preservato: Arnautovic e Sanchez devono essere sfruttati maggiormente per dare il cambio all’argentino, il quale è solito appannarsi con la stanchezza fisica.