L’esterno offensivo giapponese rappresenta la vera minaccia sottorete per l’Inter di Inzaghi nel primo impegno di Champions contro la Real Sociedad
L’inizio di stagione lascia ben sperare l’Inter. I ranghi sono serrati e anche fronte offensivo, nonostante qualche difficoltà incontrata lo scorso anno in vari momenti clou dell’anno sportivo, ci sono stati miglioramenti evidenti.
Miglioramenti che hanno portato soprattutto Lautaro Martinez in cima alla speciale classifica marcatori del campionato di Serie A. La domanda, però, sorge spontanea. Riuscirà il gruppo di Simone Inzaghi a tenere testa alle nuove imminenti sfide di Champions League per ripetersi nuovamente, come in passato?
Presto a dirsi e difficile dare una risposta netta ancor prima di aver messo piede in campo. E la prima avversaria nella fase a gironi sarà la Real Sociedad, squadra in grandissima forma e riuscita a compiere un salto di qualità notevole già lo scorso anno migliorando il proprio ranking personale. Passando quindi dalla Europa League alla Champions.
Tra i suoi protagonisti, nonché uno degli uomini più attesi, c’è senza ombra di dubbio Takefusa Kubo. Un calciatore visto all’opera anche contro la Roma e sul quale erano state riposte le più grandi speranze del popolo giapponese sin dal percorso giovanile svolto a ‘La Masia’ di Barcellona e dagli albori della sua carriera professionale al Mallorca. Passato poi alla Real Sociedad al solo fine di slanciarlo ulteriormente in ciò che gli riesce meglio, ad oggi il club spagnolo può esser certo di aver svolto con lui un ottimo lavoro.
Kubo insidia l’Inter in Champions: ecco il ‘Messi del Giappone’
Rapidissimo col pallone fra i piedi e abile nella penetrazione offensiva lungo entrambe le fasce di percorrenza, Kubo è una spina nel fianco per qualsiasi terzino avversario dovesse incrociare il suo cammino.
Esplosivo e con spigliato fiuto per il gol, l’esterno giapponese non ama temporeggiare. Preferisce piuttosto l’uno contro uno e la convergenza, piazzando spesso con il mancino tiri insidiosi. Non un caso che in questo avvio di stagione, proprio come Lautaro all’Inter, anche lui abbia segnato tre reti di pregevole fattura e messo a segno un assist sul tabellino nelle prime quattro partite giocate. Una figura imprescindibile e insostituibile anche per il tecnico Imanol Alguacil.
La dirigenza è consapevole di avere tra le mani il ‘Messi del Giappone’, come venne etichettato qualche anno fa, con un valore nominale del suo cartellino che potrebbe presto sforare anche la attuale clausola rescissoria pendente sul suo capo da 60 milioni di euro. Del resto è appena ventiduenne e le prerogative per far bene anche in futuro, magari tra le file di un club ancor più ambizioso, ci sono tutte.
L’Inter intanto è avvisata: vietato lasciare spazi lungo i corridoi esterni, specie quello destro di sua solita competenza. Lì incontrerà, verosimilmente, la copertura di Federico Dimarco e l’eventuale raddoppio di Alessandro Bastoni. Una buona combo che potrebbe funzionare per arginarlo senza dover ricorrere ad ulteriori risorse difensive.