Scudetto: Inzaghi è l’allenatore giusto?

Il tecnico piacentino, al suo terzo anno alla guida dei nerazzurri, non ha ancora conquistato alcun Tricolore assieme all’Inter. Ecco in cosa pecca il ‘Re di Coppe’

Simone Inzaghi è, ormai, al suo terzo anno consecutivo sulla panchina della ‘Beneamata’. Zero, al momento, gli scudetti conquistati contro le due Supercoppe e le due Coppa Italia già messe nella bacheca che, quest’oggi, trova posto dalle parti di ‘Viale della Liberazione’.

Inzaghi pecca ancora nella gestione dei cambi e non solo
Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter (LaPresse) – interlive.it

Il tecnico piacentino, a lungo criticato per quel mancato Scudetto di due anni fa oltre che per quell’irrisorio terzo posto rimediato nella passata stagione di Serie A, era stato letteralmente ad un passo dall’esonero qualche mese fa. Scenario poi non concretizzatosi solo ed unicamente per via del fatto che lo stesso Simone Inzaghi – e qui va dato merito all’allenatore – è riuscito nell’intento di riprendere in mano la situazione.

Pur avendo deluso alla guida tecnica della propria squadra nello scorso campionato, l’ex Lazio ha, ugualmente, saputo regalare qualche altra importante gioia ai propri tifosi: come, ad esempio, quella della finale di Champions raggiunta. Sogno infrantosi a causa di qualche singolo episodio (nulla da rimproverare, però, alla prestazione offerta da Lautaro e compagni in quel caso).

Una formazione, comprensibilmente, cresciuta sotto tutti i punti di vista e che, da quel giorno in poi, pare aver trovato una maggiore consapevolezza nei propri mezzi. Anche lo stesso Inzaghi, ad esempio, pare essere maturato notevolmente rispetto ai primi due anni trascorsi in nerazzurro. Ciò nonostante, va pur sempre sottolineato il fatto che il tecnico piacentino continua, tutt’ora, a peccare in qualcosa.

Inzaghi maturato rispetto ai primi due anni ma non ancora abbastanza: è lui l’allenatore giusto per lo Scudetto?

Nonostante un avvio del tutto importante da parte dell’Inter in campionato, oltre che in Champions, squadra e tecnico paiono aver ancora qualche limite riscontrato nell’arco delle prime due stagioni trascorse da Simone Inzaghi alla guida tecnica della ‘Beneamata’.

E' Inzaghi l'allenatore giusto per vincere uno Scudetto?
Simone Inzaghi (LaPresse) – interlive.it

La formazione nerazzurra fatica, infatti, a chiudere totalmente le partite tendendo poi a disunirsi nel momento in cui va sotto. Lo si è visto dapprima nel turno infrasettimanale andato in scena circa una decina di giorni fa col Sassuolo e poi anche in occasione della gara di ieri col Bologna.

E’ proprio con le cosiddette ‘piccole’, non a caso, che Barella e compagni hanno peccato – in qualche circostanza – di concentrazione: una concentrazione che non sembra ancora restare costante in tutto l’arco dei novanta minuti di ogni singolo match. Tutti quanti, però, sappiamo perfettamente che è proprio contro le ‘squadre cuscinetto’ che si vincono i campionati (ricordiamo che l’Inter ha già perso 5 punti per strada proprio contro le due emiliane, nonostante siano stati proprio i vice Campioni d’Europa ad andare in vantaggio).

Che sia davvero Simone Inzaghi l’allenatore giusto per vincere uno Scudetto in una piazza così esigente come quella nerazzurra? Forse non ancora. Serve, infatti, uno step ulteriore: in primis da parte dell’ex tecnico della Lazio a livello di mentalità.

Il tecnico piacentino, di fatto, non dispone ancora di alcuna varietà di moduli prediligendo, sempre e comunque, un ormai screditato 3-5-2 (tant’è che neanche a gara in corso, quando magari sotto, si passa ad uno stile di gioco differente).

Un’altra sua grande pecca? Sicuramente quella dei cambi e lo si è visto anche in occasione del match di ieri contro i felsinei: gara in cui l’attuale tecnico dell’Inter ha preferito sul risultato di 2-2, quando mancavano ancora 35′ e passa di gioco, sostituire Thuram per Sanchez invece di agire con tre profili offensivi di peso.

Va detto perciò, in conclusione, che anche le ‘piccole’ vanno affrontate con una mentalità importante, altrimenti poi si rischia di perdere troppi punti per strada: punti che poi, a fine stagione, pesano come un macigno e lo si è già potuto ben notare in queste prime due stagioni ‘inzaghiane’. A volte servirebbe, infatti, che la ‘Beneamata’ si ‘specchiasse’ di meno e riuscisse a vincere certe partite in maniera sporca, soffrendo da squadra.

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