Di Gregorio potrebbe trasformarsi in un grande rimpianto per l’Inter: il ragazzo non chiude le porte a un ritorno, ma il Monza se lo tiene stretto
Michele Di Gregorio si è già messo varie volte in mostra contro l’Inter, come a dire: “guardate che vi siete persi“. Sono anni che sta dimostrando il suo valore. L’esplosione c’è stata però la scorsa stagione, quando il classe 1997, cresciuto nella primavera nerazzurra, si era fatto notare con ottime prestazioni. Non gli è bastato: in questa nuova annata sta facendo ancora meglio.
Il Monza ha sempre creduto in Di Gregorio, anche quando prese Alessio Cragno per affrontare con un portiere più esperto la A. Palladino non volle tuttavia scegliere un portiere titolare e i due estremi difensori sono partiti alla pari.
Alla fine, in porta ci ha giocato proprio Di Gregorio, che l’anno prima, quando il Monza aveva trovato la promozione in A, era stato riscattato dai brianzoli dall’Inter per un prezzo che oggi appare ridicolo. Quanto? Appena 4 milioni di euro.
Bisogna considerare che l’Inter ha avuto bisogno negli ultimi anni di monetizzare il più possibile, soprattutto vendendo i giovani e registrando delle plusvalenze. Specie quest’anno uno come Di Gregorio sarebbe potuto tornare più che utile all’Inter, quando il club ha perso tutti i tre i suoi portieri (Onana, Handanovic e Cordaz).
E non solo in quanto prodotto delle giovanili, sarebbe rientrato anche nelle liste UEFA. Il motivo principale per cui è stato preso Cordaz, anche lui ex Inter.
Di Gregorio erede di Handanovic: un rimpianto per i nerazzurri
Michele Di Gregorio si è raccontato in un’intervista a Tuttosport, In nerazzurro da quando aveva sette anni, c’è rimasto fino ai venti, vincendo anche lo Scudetto Primavera 2017. “Arrivavo da un paio di stagioni di infortuni, l’ho vinto da capitano e da fuori quota. Non eravamo i più forti, però siamo riusciti a creare un gruppo dove si stava bene tra noi, c’era serenità nel lavorare. Una esperienza che porto con me oggi: la forza del gruppo“, ha detto il numero 1 del Monda.
L’errore di valutazione dell’Inter è stato a monte. E lo spiega lo stesso Di Gregorio parlando dei suoi anni in Primavera come secondo di Radu. Stefano Vecchi, allora tecnico dei nerazzurri, considerava l’attuale portiere del Monza come una riserva. “Mi preferiva Radu“, ha raccontato. “Se non giochi sei un po’ offuscato dalla rabbia, certe scelte non le capisci. Quando sono cresciuto calcisticamente ho capito che fare l’allenatore della Primavera all’Inter richiede responsabilità“.
“Vecchi mi ha detto una frase che mi è servita, spiegandomi che Radu aveva più talento, e io però ero un gran lavoratore, e quella era la mia strada, dopo che c’è chi arriva prima e chi dopo”. Dopo aver lasciato le giovanili, Di Gregorio ha scelto di giocare in prestito in Serie C. “Per fortuna sono stato consigliato bene. È stata la decisione migliore“. E così è arrivato al Monza, prima in prestito e poi a titolo definitivo: in futuro potrebbe essere il portiere della Nazionale italiana.
“Oggi i portieri sono molto più coinvolti, in fase difensiva siamo una linea guida dietro. Io dialogo con Caldirola e Pablo Mari. Maignan sta dando molto in questo senso, ma io mi rivedo in Handanovic“, ha confessato Di Gregorio, “un esempio negli anni all’Inter. Un leader silenzioso“.
L’ex Inter ha parlato anche di un altro compagno di squadra nel Monza che presto potrebbe trasferirsi a Milano: Andrea Colpani. “Colpani è da Nazionale: ha qualità e intelligenza, riempie gli spazi, segna di sinistro, di destro e di testa. In quattro anni ha avuto una crescita importante“.
Quest’anno in 10 presenze, Michele ha subito 9 goal. 4 sono i clean sheet, 39 le parate. Michele Di Gregorio è a oggi il portiere che ha evitato di subire il maggior numero di goal (4.2) in questa stagione nei maggiori cinque campionati europei: 9 reti subite a fronte di un valore di Expected Goals in porta subiti di 13.2. Come si fa a non rosicare neanche un po’?