Rimpianto Morata: perché l’Inter ha deciso di non prenderlo

Quest’estate Morata è stato a un passo dall’Inter, lo ha ammesso lo stesso attaccante, e ora per molti è un rimpianto

Quest’anno, in 24 gare, Alvaro Morata ha già superato i goal fatti l’anno scorso in tutta la stagione. Ora è a quota 17 reti. Nel 2022/23, in 45 gare, era arrivato a 15. L’anno prima, alla Juventus, era andato in goal 12 volte. Mentre nel 2020/21, sempre in bianconero, era riuscito a fare 20 goal. Sembra che questa possa essere la sua stagione d’oro.

Marata rimpianto per l'Inter?
Morata (LaPresse) – interlive.it

Negli ultimi cinque anni non era mai partito così bene e non si era mai mostrato tanto continuo e affamato. Per l’Inter è un rimpianto? Marotta e Ausilio erano vicini a prenderlo, ma a fermarli è stato il costo del cartellino troppo alto.

Inoltre c’è da dire che in nerazzurro non avrebbe giocato da titolare fisso, e facendo panchina avrebbe potuto rendere peggio. Ciò non toglie che sarebbe stato molto meglio di Sanchez. E su questo non ci piove.

Inzaghi lo aveva espressamente richiesto quando si è saputo che Lukaku non sarebbe tornato. E l’Inter ci ha provato fino alla fine. Se lo spagnolo non è arrivato è stato per via dei costi troppo alti, tra ingaggio (circa 10 lordi non potendo usufruire di decreto crescita) e cartellino. L’Atletico non sarebbe mai sceso sotto il valore della clausola, cioè 20 milioni.

Rimpianto Morata, da potenziale acquisto ad avversario

All’Inter, Inzaghi lo avrebbe voluto in quanto giocatore capace di incidere tanto sul gioco con movimenti, associatività e rifinitura. In questa stagione, però, Morata sta dimostrando di eccellere anche nelle vesti di finalizzazione, ed era quello che gli mancava per trasformarsi in un attaccante quasi perfetto

Marata rimpianto per l'Inter?
Alvaro Morata (LaPresse) – interlive.it

I tre goal segnati al Girona in Liga hanno ridestato tanti tifosi nerazzurri. Ah, se avessimo preso Morata al posto di Sanchez o Arnautovic! Questo il sospiro dolente più diffuso… Che Morata fosse un’opzione valida in attacco lo si sapeva già… anche prima della tripletta.

Ma per l’Inter la spesa non sarebbe valsa l’impresa. I numeri del classe ’92 nato a Madrid sono quelli di un giocatore cristallizzato nel suo miglior anno dell’intera sua carriera, e ciò di deve anche al fatto che si trova bene nell’Atletico e che sente forte la fiducia di Simeone. L’anno scorso era molto più sfiduciato e poco incisivo. Proprio perché non si sentiva protagonista nel progetto del Cholo.

Perché lo spagnolo non è venuto all’Inter

L’ex Juve avrebbe fatto altrettanto bene all’Inter? Come giocatore, nessuno può discuterlo. Fisicamente e tecnicamente, è sempre stato forte. Ora è anche un centravanti molto esperto, intelligente e affidabile nei big match. Il suo più grande limite, negli anni in cui era al Real e nel primo biennio bianconero, è sempre stato di natura mentale. Morata soffriva in determinate circostanza: si eclissava quando sbagliava un goal o quando perdeva continuità. E all’Inter avrebbe potuto fare questa fine, venendo chiuso da Lautaro e Thuram.

Marata rimpianto per l'Inter?
Alvaro Morata (LaPresse) – interlive.it

Eppure Inzaghi credeva che uno come lo spagnolo avrebbe potuto fare solo bene in nerazzurro. Morata e Inter si sono sfiorati. La conferma è arrivato dal diretto interessato, intervistato da AS. “Marotta mi ha portato alla Juventus e abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto”, ha spiegato l’attaccante dell’Atletico Madrid. “Sì, è vero che ero vicinissimo all’Inter. Poi ho parlato con Simeone, per fortuna avevo diverse opzioni ma alla fine la decisione migliore è stata quella di restare a Madrid“.

È stato un colloquio faccia a faccia”, ha continuato il centravanti spagnolo, “in cui ci siamo detti tante cose, abbiamo condiviso tanti pareri e ho deciso che era meglio continuare. L’ho sempre ammirato come allenatore da fuori ed è un piacere lavorare con lui adesso. L’ho sempre detto. Quest’estate è stato fatto tutto perché potessi restare all’Atletico“.

L’Inter e lo spagnolo si incontreranno presto. In Champions League. Nella speranza che per allora il suo momento magico sia già terminato!

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