Scudetto e accordo: l’operazione è in chiusura

Dopo lo Scudetto sta per arrivare un accordo importantissimo per l’Inter: lo squarcio che spazza via molte nubi dall’avvenire nerazzurro

Sono bastati pochi giorni a Steven Zhang per ripulire la propria immagine. Da presidente in fuga, o sommerso dai debiti, a imprenditore vincente, padrone del proprio destino e del futuro dell’Inter. Il giovane erede dell’impero Suning è soddisfatto per quanto l’Inter ha fatto vedere sul campo e ha partecipato a modo suo alla festa nerazzurra.

Scudetto e accordo: le mosse di Zhang
L’Inter celebra a San Siro il ventesimo Scudetto (LaPresse) – interlive.it

Prima ancora dello Scudetto era arrivata l’intervista da Singapore, con le smentite sulle voci di un’imminente cessione o un’escussione da parte di Oaktree. Poi ecco il messaggio ufficiale, seguito dalle dirette con i calciatori e le telefonate all’allenatore e ai dirigenti.

Sarebbe voluto essere a Milano, Zhang, ma come riferito anche da Zanetti e dai dirigenti nerazzurro, ci sono questioni importanti a trattenerlo in Cina. Su tutte la chiusura dell’operazione con Pimco. Da questo accordo che segue lo Scudetto passa il possibile rifinanziamento del debito verso Oaktree.

Steven Zhang ha trovato il partner che stava cercando nel potentissimo fondo Pimco, e in quest’ottica può pensare di rimanere alla guida del club e rimandare per almeno tre anni la questione della proprietà.

Va detto innanzitutto che il possibile accordo tra Zhang e Pimco non dovrebbe avere proprio nulla a che vedere con la gestione economica della società. L’Inter continuerà a inseguire l’ideale della sostenibilità, attraverso il player-trading e i risultati sportivi, nel rispetto delle regole imposte dalla UEFA e del FFP.

Zhang si gode lo Scudetto e pensa a concretizzare l’accordo con Pimco

Tutte le ultime notizie relative all’apertura di data room e due diligence erano per un rifinanziamento e non per una cessione. Un accordo da 400 milioni in tre anni. Tasso previsto del 12%. Ma quale sarà il senso finale di questo rifinanziamento? Ancora non lo sappiamo. Potrebbe anche essere un accordo marginale che porta all’ingresso di un socio di minoranza. Insomma, tutto è possibile.

Zhang: l'accordo con Pimco
Steven Zhang (LaPresse) – interlive.it

Presto i nodi verranno sciolti, dato che mancano meno di 30 giorni alla scadenza del debito con Oaktree. Potrebbe anche darsi che le due diligenze in atto, fatte dal gruppo Pimco, cioè da chi sembra disposto a prestare i soldi a Steven Zhang per ripagare il debito a Oaktree, servano soprattutto per far avanzare le già avviate trattative per cedere il club.

Altra possibilità: lo stesso fondo che potrebbe prestare i soldi a Zhang, nel caso in cui il club possa superare un certo valore, potrebbe far valere una clausola per esercitare l’opzione e comprarlo. Meglio ancora: l’intera pratica del rifinanziamento sarebbe un accordo propedeutico alla cessione già impostata.

L’eventuale socio di cui abbiamo parlato poco fa potrebbe essere dunque proprio il fondo Pimco. Tutto ciò che appare più probabile è che si vada verso un rifinanziamento a tassi inevitabilmente più alti e ma non per forza con scadenze più strette (2027?) rispetto a quello attuale.

Il problema non problema del bond

L’operazione del rifinanziamento con Pimco sarebbe un bridge to equity, quindi un finanziamento ponte. In questo senso Zhang potrebbe aver già progettato di vendere il club prima della scadenza del nuovo prestito. Che poi, nulla vieta a Suning di continuare con la strategia dei rifinanziamenti finché dalla Cina non verrà dato l’ok a nuovi investimenti massicci nello sport.

Così Zhang si tiene l'Inter
Steven Zhang (LaPresse) – interlive.it

C’è chi dice che, per vendere bene, dato che non c’era tempo a disposizione, Zhang sia stato costretto a questo nuovo rifinanziamento. E che comunque, il vero problema non è quello dei soldi da dare a Oaktree quando il rosso del bond della società.

In tanti stanno insinuando che il bond Inter, con scadenza a gennaio 2027, vada sommato come debito al finanziamento a Grand Tower, con scadenza a maggio 2027. Il rinnovo eventuale delle due operazioni non è però correlato. L’Inter come SpA sta inseguendo una strada simile a quella percorsa da Grand Tower sarl, ma non esiste convergenza sostanziale.

Il bond Inter da 415 milioni annunciato a gennaio 2022, con un bilancio a -245 e più di 800 milioni di debito lordo, con il finanziamento Oaktree a Grand Tower già attivo da parecchi mesi e la maggioranza relativa non più al gruppo Suning. Ma tale bond è ancora attraente per il mercato, dato che la società ha un bilancio sceso a 600 milioni e conti positivi.

Zhang punta solo a ottenere interessi sostenibili, per onorare come ha già fatto, il debito. E in ogni caso, nel 2027, il bond verrà riemesso come succede sempre, per tutte le aziende nel mondo. Il bond si può rifinanziare. Questo è il punto.

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