Per portare via Simone Inzaghi dall’Inter c’è chi propone un ingaggio da 10 milioni a stagione, ma a Milano è tempo di critiche
Dopo la sconfitta di Leverkusen tantissimi tifosi stanno criticando Simone Inzaghi accusandolo di aver preparato male una sfida fondamentale e di aver gestito male la rosa. I fatti dicono però altro: l’Inter ha saltato dieci anni pieni pieni gli ottavi di finale di Champions League prima dell’arrivo di Inzaghi in panchina. E ora, con cui, la squadra si qualifica ogni stagione alla fase successiva del torneo.
A livello di gioco, questa è la trasferta di Leverkusen è stata la seconda partita in cui la squadra non ha fatto bene (l’altra è stata il derby). In tutti gli altri casi i nerazzurri hanno espresso un ottimo calcio. Chi critica il lavoro di Inzaghi lo fa senza alcun tipo di logica. Ma le critiche Solite a Inzaghi non sono una novità. Da tempo l’allenatore piacentino è accusato di non saper gestire il turnover (che, però, di fatto ha portato l’Inter fino a qui) o di dare spazio a questo o quel giocatore ritenuto inadeguato (il malcapitato di turno è Taremi).
Sono 13 punti in Champions per l’Inter, e se qualcuno sostiene che il mister, facendo le rotazioni, non rispetti la competizione sta guardando un altro film… Inzaghi è un ottimo allenatore, che l’Inter dovrebbe tenersi stretto. Ne è convinto anche un noto opinionista sportivo. Chi?
Trevisani, che da qualche mese sembra aver letteralmente perso la testa per il mister nerazzurro, continua a incensare il lavoro di Inzaghi. Intervenuto a Cronache di Spogliatoio, Riccardo Trevisani ha parlato così del futuro all’Inter di Simone Inzaghi, rispondendo a una domanda su un suo possibile addio: “Perché se ne dovrebbe andare? Mi devi dire qual è una realtà migliore di quella dell’Inter oggi… Può andare al Manchester City coi processi e andare a fare il dopo Guardiola? Tanti auguri!”
10 milioni all’anno per Inzaghi, ecco in che club
“Andare in un posto confortevole non è una passeggiata di salute”, ha continuato il giornalista, intendendo che sarebbe difficile per Inzaghi trovare un’altra situazione ideale come quella che sta vivendo a Milano. “Questione di soldi? Be’, ad esempio il Liverpool l’ha fatta una bussatina: non gli ha offerto più soldi dell’Inter, per dire… Deve arrivare uno che da 6 lo porta a 10“.
Quindi, secondo Trevisani, Inzaghi meriterebbe oggi un ingaggio da 10 milioni a stagione. Uno stipendio che oggi prendono solo i tecnici di grandissimo spessore. Ancelotti, per dire, ne prende 11. Il più pagato in assoluto è Diego Simeone all’Atletico che ne prende addirittura 34. “Io ne vedo solo una dove sarebbe sensato andare anche nella sua posizione”, ha continuato Trevisani. “Tolta la Nazionale, oggi Inzaghi potrebbe andare al Real Madrid“.
Pochi giorni fa, sempre Trevisani aveva lodato Inzaghi anche per la questione che oggi rende l’allenatore dell’Inter un bersaglio di critiche: la gestione del gruppo. “Inzaghi crede nella forza del gruppo. Lui in questo è fenomenale. Il modo in cui i compagni hanno abbracciato Correa, dopo il gol di Verona, è lo stesso che è accaduto con Arnautovic quando ha sbagliato il gol con l’Atletico Madrid. Lui in questo è un fenomeno“.
Critiche assurde a Inzaghi
Specie sui social (ma non solo) si sono lette critiche troppo feroci nei confronti di Inzaghi per una partita che l’Inter ha perso alla fine per un episodio. Sì, i nerazzurri avrebbero potuto fare di più, giocare con più coraggio, ed è giusto essere delusi. Ma ci vuole un po’ di equilibrio.
E tale equilibrio va preservato sia quando le cose vanno bene (evitando per esempio esaltazioni fini a loro stesse) che quando si perde. Nell’arco delle sue tre stagioni nerazzurri Inzaghi ha sbagliato e anche più di una volta. Ma ha fatto anche tantissime cose importanti.
Forse il tecnico piacentino ha abituato troppo bene i tifosi. In sfide come quelle contro il Bayer Leverkusen sono però spesso i dettagli a fare la differenza… E con la sconfitta, comunque, non cambia nulla a livello di status raggiunto dalla squadra. Il gioco dell’Inter è ancora interessante e stimolante.