Il caso Carassai potrebbe avere ripercussioni clamorose per il club nerazzurro. A rischio il ventesimo scudetto della seconda stella
C’è rammarico in casa Inter per il pareggio subito a Napoli nei minuti finali della sfida di sabato scorso. La squadra di Inzaghi resta in testa al campionato, ma ora il duello scudetto diventa una sfida a tre con l’Atalanta e persino la Juve potrebbe tornare in corsa.

Rispetto alle avversarie, i nerazzurri sono avanti in classifica, ma oltre ad avere più impegni tra Champions League e Coppa Italia, deve fare i conti con le vicende extra campo che stanno cercando di minare la serenità della squadra. Dalla presunta espressione blasfema di Lautaro Martinez dopo Juve-Inter ai problemi già smentiti di continuità societaria nel passaggio di proprietà dalla famiglia Zhang al fondo Oaktree, fino al più recente caso Carassai.
Proprio su questo ultimo punto, è intervenuto su ‘Radio Crc’ l’avvocato Enrico Lubrano, esperto di diritto sportivo: “Bisogna valutare se c’è responsabilità oggettiva da parte dell’Inter, in base alla posizione che aveva questo personaggio all’interno della dirigenza nerazzurra. Di certo Carassai ha ricoperto per oltre tre anni sia un ruolo importante nella società operatrice nel settore del gaming Microgame, che consigliere di amministrazione del club meneghino. Per la giustizia sportiva c’è totale incompatibilità tra il calcio e le scommesse“.
Inter, avvocato Lubrano: “Minimo tre anni per Carassai. Situazione simile a Moggi”
Lo stesso legale non ha dubbi su quella che sarà la sanzione inflitta: “Il signor Carassai dovrebbe essere sottoposto ad un procedimento disciplinare e punito con un minimo di tre anni di squalifica“.
Ma cosa rischia l’Inter? Una penalizzazione di punti che non riguarda questa stagione ma quella passata e finita con la conquista del ventesimo scudetto. “Sicuramente c’è responsabilità oggettiva da parte dell’Inter, poi bisogna capire come vorrà procedere la Giustizia Sportiva – spiega l’avvocato Lubrano – Come nel caso di Moggi alla Juventus, non conta il ruolo nel momento in cui è stato posto il giudizio, ma quello nel momento in cui hai svolto la tua attività.
Se all’Inter non sapevano quale lavoro svolgesse Carassai, c’è stata negligenza da parte della società. L’articolo 24 prevede l’obbligo di denuncia da parte del club. Se verrà contestata soltanto la responsabilità oggettiva, l’Inter se la può cavare con una semplice multa. Viceversa, qualora fosse riscontrata una responsabilità diretta, allora ci sarebbero dei punti di penalizzazione per i nerazzurri che andrebbero inflitti nel campionato di Serie A 2023-24. Il che vuol dire revoca dello scudetto conseguito la passata stagione“.