L’inaspettata eliminazione dei nerazzurri al Mondiale per Club ha rafforzato un’idea che già albeggiava nella testa dell’abile dirigente
Quasi un fulmine a ciel sereno. Già, perché dopo aver scampato il pericolo, di cui tanto si era parlato alla vigilia del match, di un possibile rinvio della gara tra Inter e Fluminense, valida per gli ottavi di finale del Mondiale per Club, a causa di una possibile allerta meteo sulla città di Charlotte, sede dell’incontro, un fulmine ‘virtuale’, non proveniente dal cielo ma direttamente dal terreno di gioco, ha colpito dritto al cuore le ambizioni della nuova Inter di Cristian Chivu.
La formazione brasiliana, che ha avuto la fortuna e il merito di sbloccare subito la partita, ha tirato davvero un brutto scherzo alla Beneamata, costretta alla resa e all’addio anticipato, forse davvero troppo precoce, alla nuova kermesse organizzata dalla FIFA.
Ma il peggio sarebbe accaduto in zona mista, dopo l’incontro, quando Capitan Lautaro ha gettato il seme del sospetto su una delle possibili cause della sconfitta dei meneghini. Qualcuno non si sarebbe impegnato al massimo. Qualcuno non avrebbe avuto dei comportamenti consoni all’importanza di vestire la maglia nerazzurra, con tutto il carico di responsabilità e motivazioni che ne consegue. Pur senza fare nomi, l’attacco del giocatore argentino sembra indirizzato ad un compagno di squadra già al centro di tanti, forse troppi, rumors di mercato sin dall’estate dell’anno scorso.
Lo stesso Beppe Marotta, sollecitato sull’argomento dai giornalisti di DAZN, avrebbe poi quanto meno non escluso che l’obiettivo delle dichiarazioni del Capitano fosse Hakan Calhanoglu, il playmaker turco già in odore di addio. Tutto potrebbe dunque convogliare verso una clamorosa separazione tra l’Inter e l’ex rossonero.
Ritorno di fiamma per De Paul: colpo a zero nel 2026?
La possibile partenza del centrocampista che Simone Inzaghi ha abilmente trasformato negli anni da mezzala offensiva, o addirittura esterno d’attacco, a volano davanti alla difesa con compiti di far girare tutta la squadra secondo i suoi ritmi, potrebbe aver accelerato un’idea già presente nella testa dell’abile dirigente.
Dopo aver inseguito invano il giocatore all’epoca della sua militanza nell’Udinese, che poi cedette alle lusinghe dell’Atletico Madrid vendendo l’argentino a Simeone per 35 milioni di euro nell’estate del 2021, l’Inter non ha mai accantonato il sogno chiamato Rodrigo De Paul.
Rivitalizzato nella sua esperienza a Madrid dalla conquista del Mondiale in Qatar in poi, il centrocampista non ha ancora rinnovato il contratto coi Colchoneros, in scadenza a giugno 2026. La strategia di Marotta prevedeva il ‘solito’ corteggiamento all’entourage del sudamericano in vista di un colpo da mettere a segno tra qualche mese senza pagare il costo del cartellino ma chissà che gli ultimi sviluppi legati proprio al destino di Calhanoglu non possano causare una brusca accelerata dell’operazione De Paul.
Il quale resta fondamentalmente un papabile colpo gratis per il prossimo giugno, ma con licenza di poter essere clamorosamente anticipato nei programmi in virtù della necessità di sostituire a centrocampo l’ex giocatore del Milan…