Non solo per soldi: “Inzaghi via per un altro motivo. E che balla su Chivu”

Spunta un retroscena, legato al mercato, che rischia di cambiare il giudizio sullo strappo del tecnico piacentino dopo la finale di Champions

Come Mourinho, ma senza la Coppa in bacheca. Come lo Special One, ma con una buona componente legata al Diavolo tentatore dei soldi, di quei 26 milioni annui per due stagioni, che avrebbero fatto vacillare chiunque, ma che non per questo non hanno lasciato un amaro in bocca di cui, forse, ancora si pagano le conseguenze.

Simone Inzaghi concentrato a Monaco di Baviera
Non solo per soldi: “Inzaghi via per un altro motivo. E che balla su Chivu” (Ansa Foto) – Interlive.it

Dopo la disastrosa finale di Champions League contro il PSG – l’Inter suo malgrado è stata protagonista della sconfitta con più ampio margine, nell’ultimo atto, della storia della kermesse continentale – Simone Inzaghi ha dato il suo addio ai colori nerazzurri.

Dando seguito ad indiscrezioni che fino a poche ore prima dal fischio d’inizio della contesa contro i francesi, erano sembrate solo voci atte a destabilizzare l’ambiente, creando magari un involontario alibi per un’eventuale sconfitta, il tecnico piacentino ha fatto le valigie e, di comune accordo col presidente Marotta, ha posto fine alla sua avventura all’Inter esattamente quattro anni dopo il suo insediamento alla Pinetina.

Molto si è discusso, e molto si discuterà ancora, delle modalità e delle motivazioni dietro una decisione arrivata alla fine di un’annata che l’Inter ha chiuso sì senza titoli in bacheca, ma che l’ha vista lottare fino all’ultimo sia in campionato che in Champions.

Obbligata a sostituire l’allenatore con un profilo che accettasse di prendere subito il suo posto in vista del Mondiale per Club, la società nerazzurra ha ingaggiato la ‘familiare’ figura di Cristian Chivu, tecnico del Parma con un lungo e recente passato alla guida delle Giovanili dell’Inter: una decisione che ancora oggi scatena un fervente dibattito tra gli addetti ai lavori.

Inzaghi, Chivu e le scelte di mercato: Inter all’angolo

Non è bastato l’avvento di un giovane ed ambizioso tecnico per risolvere da subito, come per incanto, i problemi evidenziati dalla squadra nell’ultima parte della scorsa stagione e in taluni decisivi frangenti nel bel mezzo della stessa.

L’eliminazione patita in ottavi di finale, al Mondiale per Club, contro la Fluminense, ha evidenziato la necessità di intervenire sul mercato dopo profonde riflessioni che hanno coinvolto tanto la dirigenza quanto il mister rumeno.

Cristian Chivu in panchina al Mondiale per Club
Inzaghi, Chivu e le scelte di mercato: Inter all’angolo (Ansa Foto) – Interlive.it

Il giornalista Gianni Visnadi, intervenuto ai microfoni di ‘Radio Radio‘, ha espresso non pochi dubbi sulla coerenza del progetto tecnico dei nerazzurri, concentrandosi sulla bontà delle ultime scelte di mercato e su quelle che sembrano ormai all’orizzonte, come la possibile cessione di Denzel Dumfries e l’arrivo dell’atalantino Ederson.

Il mercato dell’Inter non mi piace. Non capisco la necessità di spendere 25 milioni per prendere Bonny dal Parma quando in rosa hai i due fratelli Esposito che sono già tuoi“, ha esordito. “Bonny nelle gerarchie ovviamente partirà davanti e quindi rischia di essere il tappo di Pio Esposito che per me è molto forte, ma ha bisogno di giocare. E come quarta punta mi sarei tenuto il fratello Sebastiano che ha fatto 8 gol ad Empoli contro i 6 del francese al Parma. Senza dimenticare Taremi per completare il reparto offensivo. E’ in uscita, ma se non arriva qualche arabo farà il suo anno di contratto come hanno fatto Arnautovic e Correa“.

Infine, una considerazione sull’avvicendamento in panchina: “Non sono fiducioso per la stagione dell’Inter e non lo era nemmeno Inzaghi… Sarà pur vero che è andato via per i soldi, ma lo ha fatto anche per i programmi. Ci volevano grandi risorse per rifare l’Inter e invece verrà solo risistemata. Bonny era un giocatore che seguivano già con Inzaghi, è una balla incredibile dire che Chivu ha spinto per il suo acquisto perché lo ha allenato per 13 partite“, ha concluso Visnadi.

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