Negli ultimi giorni, si è parlato a più riprese di un possibile ricorso alla difesa a quattro per Chivu: la verità sul modulo
È tempo di grandi cambiamenti in casa Inter, alla ricerca della quadratura del cerchio per tanti ruoli e con la possibilità, mai così vicina, di cambiare spartito rispetto agli ultimi sei anni, in cui ha dominato il 3-5-2. Prima Antonio Conte e poi Simone Inzaghi, seppur con principi diversi, hanno imposto questo spartito, che ha anche portato ottimi risultati sotto il profilo del gioco e non solo.

Dopo un finale di stagione tanto amaro, però, la voglia di cambiare e di ripartire da altro c’è ed è tanta, anche per Cristian Chivu ha le sue idee ed è giusto che le porti sul campo. Al Mondiale per club si è iniziato a vedere qualcosa: un gioco più diretto, verticale e una tela di passaggi meno fitta dalla difesa.
Per farlo c’è bisogno di servire tanti passaggi progressivi e ci dovrà essere anche chi è pronto a riceverli. In tal senso, il profilo di Ademola Lookman sembra quello ideale per dare una svolta al gioco e garantire finalmente un calciatore in grado di fare la differenza palla al piede, saltando gli avversari e creando la superiorità numerica. Ma con quale modulo?
I moduli vagliati da Chivu: dal 3-4-2-1 alla possibile difesa a 4
In questi giorni, i tifosi dell’Inter sono parsi spiazzati e quasi frastornati dalla possibilità di ripartire da un nuovo assetto tattico, un 3-4-2-1 che vedrebbe un centrocampista in meno e un trequartista in più in campo. Sicuramente bisognerà trovare il giusto equilibrio per fare bene e non sarà scontato, ma anche una trama di gioco diversa rispetto al recente passato.
Allo stesso tempo, molti supporters nerazzurri hanno ipotizzato che si possa passare, dopo tanti anni, alla difesa a quattro, in modo da impostare un 4-3-3 o un 4-2-3-1. In realtà, ad oggi, almeno come sistema strutturale, sembra una possibilità piuttosto remota. L’Inter ha un gran numero di difensori centrali in squadra e molti di questi sono adatti a una linea a tre.
Bastoni e Pavard sarebbero depotenziati e anche Acerbi e de Vrij farebbero più fatica a riadattarsi. Non bisogna neanche dimenticarsi del 3-5-2: contro determinati avversari, la sua conferma potrebbe essere la carta vincente, un po’ com’era successo contro il River Plate al Mondiale per club.