Trecento milioni più Bastoni: maxi offerta all’Inter

La Premier fa la voce grossa. Mentre in Italia bisogna continuare a lottare con budget limitati e strategie reattive

Le inglesi acchiappano ancora tutto. Vanno e, senza problemi, si assicurano i talenti più interessanti sulla piazza. E, se vogliono, ingaggiano pure i campioni già affermati, portando avanti campagne acquisti vive e flessibili: un mix, spesso virtuoso, fra colpi importanti, investimenti in prospettiva, occasioni e prestiti.

Bastoni in una foto spot
Trecento milioni più Bastoni: maxi offerta all’Inter (Instagram) – Interlive.it

La strategia è quella di un rinnovamento sempre e comunque aggressivo. La Premier League, da anni, fa quel che vuole e, così facendo, la fa da padrona. Nonostante i timidi tentativi di contenimento normativo imposti dal Profit and Sustainability Rules (il PSR, il loro FFP), le spese sono due volte su tre fuori controllo. Il Liverpool, per esempio, spende più di 300 milioni per quattro giocatori

Proprio così: quattro giocatori e una spesa di oltre 300 milioni di euro. I Reds hanno preso Florian Wirtz, il talento tedesco classe 2003, per un periodo seguito pure dall’Inter, acquistato dal Bayer Leverkusen per circa 125 milioni di euro. Poi il laterale Jeremie Frimpong, pure lui proveniente dal Bayer Leverkusen e accostato ai nerazzurri, per circa 40 milioni di euro.

Il terzo colpo è stato Milos Kerkez, terzino sinistro ungherese, preso dal Bournemouth per circa 47 milioni di euro. Qualche giorno fa hanno chiuso per Hugo Ekitike, attaccante francese dell’Eintracht Francoforte, per una cifra intorno ai 90 milioni di euro, bonus inclusi.

E la campagna acquisti faraonica voluta da Arne Slot per confermare il Liverpool ai vertici della Premier League e fare la differenza in Europa potrebbe pure non finire qui… I tifosi vogliono un altro campione.

60 milioni per Bastoni: Marotta chiude le porte

Occhio al quinto acquisto, dunque? Per la difesa potrebbe prendere corpo la candidatura di Alessandro Bastoni, specie se Konaté andasse al Real Madrid. I Reds potrebbero stanziare 55-60 milioni per un nuovo centrale. Ma per l’Inter non sarebbe abbastanza. Il presidente Marotta si opporrebbe senza dubbi a una simile azione.

Arne Slot con le mani sulla testa
60 milioni per Bastoni: Marotta chiude le porte (AnsaFoto) – interlive.it

Il Liverpool potrebbe rilanciare? Tutto è possibile… La spesa pazza avrebbe senso specie considerando la possibilità che, presto, le regole potrebbero cambiare anche in Premier. E a quel punto anche i club inglesi, nonostante la loro ricchezza, potrebbero dover affrontare limiti simili a quelli già affrontati da squadre italiane e spagnole.

Il PSR, in Premier League, permette ai club britannici di registrare perdite massime di 105 milioni di sterline in un ciclo di tre anni. Di questi deficit, 15 milioni possono essere perdite “libere”. Tutto il resto va coperto da investimenti degli azionisti (equity).

Molte spese non hanno peso nel calcolo. Come quelle per gli investimenti in infrastrutture, nel settore giovanile e le squadre femminili… Ed è così che i costi dei trasferimenti vengono ammortizzati senza problemi. Un giocatore preso per 100 milioni, su un contratto quinquennale, pesa 20 milioni all’anno nel bilancio.

Le nuove regole che inquietano il calcio inglese

In Serie A vige il deficit massimo triennale pari a 60 milioni di euro. E lo squad cost ratio comprende stipendi, ammortamenti e commissioni, e non deve superare il 70% dei ricavi. C’è anche un altro vincolo sui debiti scaduti, che devono essere saldati entro 90 giorni…

Slot, manager del Liverpool
Le nuove regole che inquietano il calcio inglese (AnsaFoto) – interlive.it

Società come Everton e Nottingham Forest sono già state penalizzate. In pratica, hanno perso dei punti in campionato per aver superato i limiti di spesa. Anche il Manchester City è sotto indagine da anni, e le accuse sono molto più complesse.

Dal 2025/26, a ogni modo, la Premier League introdurrà un nuovo sistema basato sullo squad cost ratio. Una soluzione simile al criterio usato della UEFA.

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