Nicolò Barella è pronto a iniziare un nuovo capitolo della sua avventura all’Inter: cosa cambierà con Chivu per il centrocampista
Il calciomercato è ancora aperto e, quasi come diretta conseguenza, la rosa dell’Inter potrebbe cambiare tanto in entrata come in uscita. Certo, il progetto che ha in mente Cristian Chivu, in coordinamento con tutta la società, è ben chiaro e passa dall’evidenza di dover trovare nuove alternative, variare assetto tattico e trovare la quadra anche in base all’avversario e alla partita.

I nuovi colpi, Ademola Lookman in testa – o chi per lui -, potrebbero dare davvero tanto, soprattutto attraverso la qualità in dribbling, nell’uno contro uno e le giocate negli ultimi trenta metri. È chiaro che, in ogni caso, il cambiamento dovrà essere totale e passa soprattutto dai compiti e dalle caratteristiche del centrocampo. Tra le idee prevalenti di Chivu, potrebbe emergere quella del 3-4-2-1 – se proprio lo si vuole tradurre in numeri – con una cerniera centrale composta da Calhanoglu e Barella.
Sulla carta resta un assetto molto offensivo, soprattutto se si pensa ai problemi fisici che ha avuto il turco nell’ultima stagione e le caratteristiche con cui nasce fin dalle prime battute della sua carriera. Nicolò Barella sarà chiamato ad avere compiti diversi rispetto agli ultimi anni e non è detto che sia per forza un male per il centrocampista sardo.
Barella diventa il centro dell’Inter: cosa è cambiato con Chivu
Sicuramente l’ex Cagliari non era nella sua forma migliore al termine della scorsa stagione, quindi quando l’Inter ha iniziato il suo percorso al Mondiale per club negli Stati Uniti. Anche in quel caso, però, con Chivu in panchina si sono già visti dei cambiamenti sostanziali nel gioco di Barella, soprattutto quando il tecnico rumeno ha deciso di passare al 3421.
Con Inzaghi, il perno della Nazionale italiana era deputato soprattutto ad abbassare il suo raggio d’azione, quasi sostituirsi al braccetto di ruolo e non dare alcun punto di riferimento, facilitando parecchio l’evolversi del gioco e della manovra dei nerazzurri. Gli interscambi sono stati un marchio di fabbrica del tecnico di Piacenza ma ora potremmo vedere l’Inter in una forma e in un modo molto diverso.
Infatti, Barella dovrà stare molto attento alla gestione della fase di pressione e riaggressione, alzando spesso il suo raggio d’azione e cercando di recuperare il pallone sempre più alto. Paradossalmente, anche se con grande attenzione alle marcature preventive, Barella potrebbe trovarsi molto più vicino alla porta, per cui potrebbe aumentare il numero di dribbling, tiri, assist e gol.
Certo, tanto poi dipenderà dalla partita in programma, dal tipo di avversario e dalle rotazioni che verranno effettuate, ma Barella potrebbe essere un uomo essenziale per la costruzione della nuova Inter, in entrambe le fasi di gioco e con una squadra offensiva, equilibrata e ad alta intensità.