L’Inter di Cristian Chivu oggi è all’esordio in Serie A: si vedono già alcune differenze con Inzaghi, anche grazie a Sucic
I primi 45 minuti giocati dall’Inter contro il Torino servono da specchio rispetto a quelle che sono le intenzioni e le idee tecnico-tattiche di Cristian Chivu rispetto alla squadra. Innanzitutto, è importante sottolineare che l’ossatura è rimasta la stessa, un 3-5-2 che per dieci undicesimi sono uguali alle ultime stagioni.

È evidente che si sia scelto di andare nel segno della continuità rispetto all’era Inzaghi, ma ci sono anche delle differenze sostanziali e che, almeno nella prima parte del match contro il Torino, stanno portando dei risultati importanti. Partiamo dalla difesa: c’è grande attenzione a non concedere spazio e occasioni ai diretti avversari, anche raddoppiando e rientrando in massa.
C’è compattezza che si vada in pressing o che si resti bassi, ma senza esasperare nessuno dei due atteggiamenti. Nell’uscita, invece, i difensori restano con fiducia e attenzione uomo contro uomo. In questa partita, la prima della Serie A, è una mentalità che ha pagato, anche a costo di non esasperare l’uscita e l’inserimento alto dei braccetti, che restano molto più bloccati, alternando impostazione e copertura.
Chivu lancia Sucic e svolta l’Inter: cosa cambia
Nell’ottimo primo tempo dell’Inter ha avuto un ruolo fondamentale Petar Sucic. Il croato, alla prima in Serie A, ha rubato l’occhio con un assist e una serie di giocate pregevoli in entrambe le fasi. Sembra l’elemento perfetto per rifinire e blindare la difesa, soprattutto per esprimere l’idea di calcio di Chivu, sempre più votata a un gioco diretto e verticale.
Durante il primo tempo, abbiamo visto maggiore praticità rispetto all’era Inzaghi. Ci sono stati anche diversi lanci lunghi per le punte, che hanno lavorato bene il pallone nella maggior parte dei casi. Le mezzali invece si sono spesso alzate e hanno alternato un posizionamento più aperto a inserimenti verticali. Senza mai dare punti di riferimento agli avversari.
Gli attaccanti hanno giocato una grande prima frazione, senza variare tanto i movimenti rispetto a pochi mesi fa. Un capitolo a parte lo merita il pressing: non abbiamo visto corse esasperate in avanti stile Psg, ma la squadra usciva al momento giusto e soprattutto ha aumentato la riaggressione sulle seconde palle, spesso estremamente efficace.