Alcune delle parole del difensore dell’Inter durante la presentazione della sua autobiografia
“Siamo arrivati cotti mentalmente”. Così Acerbi sulla finale di Champions col PSG alla presentazione della sua autobiografia, “Io, guerriero”, andata in scena alla Libreria Rizzoli di Milano in Galleria Vittorio Emanuele II. “Eravamo cotti, ma il PSG era anche molto forte – ha aggiunto il difensore dell’Inter – Avendo battuto Bayern e Barcellona, avevamo addosso l’etichetta dei favoriti, quindi l’obbligo di vincere“.
“Abbiamo fatto un percorso faticoso, tra infortuni e robe varie – ha sottolineato Acerbi – La tensione è durata fino all’ultima giornata in campionato, pensando a un passo falso del Napoli. Dopo lo scudetto perso, eravamo giù di morale, anche se dovevamo giocarci la finale di Champions. Dovevamo vincere per forza per non buttare via la stagione, così siamo arrivati là troppo scarichi. Anche dopo la partita, non eravamo incazzati…“.
Riguardo all’attualità, Acerbi ha parlato anche di Chivu: “È diverso da Inzaghi, ma molto preparato. È un allenatore che star bene il gruppo e che ha umanità. Non pensavo nulla di lui, ma è il suo primo vero anno in Serie A. Ci mette molta passione e si vede che ha giocato a calcio, come che è stato in spogliatoi vincenti. Per me è già pronto per questo mestiere, poi di calcio ne capisce: siamo molto contenti di averlo”.