La parolaccia di Chivu diventa reale: la profezia sul futuro dell’Inter

Cristian Chivu ha lanciato una profezia per l’Inter del futuro: le parole che hanno fatto tanto discutere ora sono state capite

L’inizio di stagione dell’Inter porta con sé molte incognite. I nerazzurri hanno perso punti fondamentali contro Udinese e Juventus e resta l’amaro in bocca per una classifica che oggi recita un chiaro -6 dal Napoli e vede i nerazzurri distanti anche dalla Vecchia Signora e dal Milan.

Chivu in panchina
Le parole di Chivu ora risultano molto attuali per l’Inter (LaPresse) – interlive.it

Chi si aspettava una partenza arrembante e a punteggio pieno è stato subito smentito dai fatti del campo. E in effetti non ci voleva un genio del calcio a pronosticare quanto sta accadendo. Serviva svecchiare, ma soprattutto infondere nuove certezze e motivazioni nel gruppo squadra dopo il finale della scorsa stagione, che non ha portato in dote né lo scudetto, né la Champions League.

La priorità di Chivu, quindi, non è stato tanto un cambiamento tecnico-tattico, che con un altro tipo di calciomercato poteva esserci, ma lavorare soprattutto sull’aspetto mentale. Eliminare dalla testa dei calciatori la nottata amara di Monaco è stata un’esigenza, almeno quanto lacerare un gruppo che ha sfiorato l’eternità e si è frantumato nelle sue fondamenta.

La ripartenza dell’Inter con Chivu: una frase amara, la parolaccia e il nuovo inizio

Durante il Mondiale per club, per la precisione in prossimità della partita contro il River Plate, Chivu aveva dichiarato: “Ho un gruppo di campioni veri: sanno che a volte bisogna mangiare m***a”. Sono parole molto dirette che hanno voluto lanciare un messaggio ben preciso: chi gioca per l’Inter non può sedersi e deve abbracciare sia i momenti positivi, sia quelli negativi.

Chivu dà indicazioni
Chivu vuole risollevare l’Inter e trasmettere nuove idee (LaPresse) – interlive.it

Soprattutto non può permettersi di calare nell’intensità o lavorare meno per raggiungere gli obiettivi. Chivu ha portato un altro modo di lavorare, di allenarsi e di stare in campo. La mentalità è internazionale e della squadra che vuole essere dominante. Insomma, in questo periodo bisogna essere chiari: non si possono pretendere vittorie immediate da parte dell’Inter.

Si parte da un progetto nuovo e con le idee di un nuovo allenatore, più un gruppo da ricaricare nelle sue fondamenta. Sono troppi presupposti affinché le cose vadano subito così bene, soprattutto al cospetto di due tecnici navigati come Conte e Allegri. A volte, però, bisogna godersi il percorso di un nuovo inizio e mangiare ciò che si deve. Senza obbligarsi al trionfo.

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