La squadra di Chivu vuole ritrovarsi dopo le vittorie contro Ajax e Sassuolo. Da Sucic a Calhanoglu: fari puntati sul centrocampo
L’Inter cerca un po’ di continuità. Dopo il largo successo all’esordio in Serie A contro il Torino, la squadra di Chivu ha subito due sconfitte contro Udinese e Juventus, cui hanno fatto seguito due successi contro Ajax in Champions e Sassuolo. Il dibattito si è concentrato soprattutto sul centrocampo, dai titolarissimi Barella e Calhanoglu al neo acquisto Sucic fino a Frattesi.

“Se escludiamo la partita con l’Udinese giocata male, anche contro la Juve non meritava di perdere, ma gli è girato tutto male – dichiara Luigi Salomone a ‘Radio Radio’ – Per me si sta ritrovando e sta trovando un grandissimo centravanti: Pio Esposito è un fenomeno. Non ha ancora segnato ma offre sempre una sponda, un appoggio e la possibilità di fare un gioco che l’Inter l’anno scorso non aveva con quegli attaccanti”.
“Il vecchio pivot di una volta: tra lui e Sucic l’Inter può aver trovato due giovani presto titolari. Chi mi sembra in regressione totale è Frattesi: lo vedo sempre più in difficoltà. In Nazionale è quasi un titolare, vive questo paradosso” conclude il giornalista sportivo.
Inter, Orsi e Pruzzo sospendono il giudizio su Sucic: “Non so se può essere un leader”
Tra il serio e il faceto, l’ex portiere Nando Orsi replica così: “Frattesi scriverà un libro quando smetterà di giocare dal titolo ‘Odio Barella’ oppure ‘Ho odiato Barella’. Uno come lui sta ancora lì e non ha capito che non gioca perché c’è Barella: è come il mio miglior nemico”.
“Sucic? Sicuramente due-tre anni fa non si poteva togliere Mkhitaryan, ma con l’età si perdono delle cose. Chivu ha visto che ha bisogno di respiro. Sucic non è uguale all’armeno ma in mezzo al campo si fa sentire, aspettiamo a dare giudizi troppo affrettati. L’Inter sta ritrovando una sua identità”.
Ultimo a prendere la parola a ‘Radio Radio’ è l’ex centravanti Roberto Pruzzo: “Ci sono stati un po’ di imprevisti: gare nate male e finite peggio. Situazioni tattiche in evoluzione: per me l’Inter è molto forte, deve trovare un po’ di antico furore”.
“Andava rifondata ma non c’è stata la possibilità: ora la vecchia guardia deve ritrovare lo spirito. Lautaro Martinez e Calhanoglu devono tornare al top e la difesa tornare solida. Non so se Sucic può essere un leader, ma si possono assorbire le due sconfitte e Chivu ha la personalità di gestire anche dei campioni“.