Non a caso la sua esplosione è avvenuta nel Marsiglia di De Zerbi

Luis Henrique male col Genoa, ma è evidente come il suo problema sia anche di natura tattica.
Non è un laterale a tutta fascia, non è un esterno da 3-5-2 in cui, come ieri al Ferraris, è costretto a giocare spalle alla porta oltre che molto distante dalla porta stessa.
Il brasiliano è un esterno alto, uno da tridente offensivo o da 4-4-2. Non a caso le sue caratteristiche e le sue qualità sono emerse nel Marsiglia di De Zerbi. Pure in Francia, va detto, ricevette molte critiche, ma questo è un altro discorso.
Anche all’OM gli è capitato di giocare in uno schema con la difesa a tre, un 3-4-3 per la precisione, ma i compiti principali erano diversi.
Più spesso, però, lo si è visto nel tridente, o comunque tra i due-tre calciatori in appoggio alla punta. Anche partendo da sinistra, da esterno sempre alto in un 4-2-3-1, per poi convergere al centro.
Magari col tempo, oltre che a crescere in quanto a coraggio, riuscirà ad adattarsi pure in un 3-5-2, questo lo vedremo, ma Luis Henrique era e rimane un esterno offensivo.





