Milan-Inter, da Zanetti a Milito: la vittoria dei senatori

I nerazzurri festeggiano il derby vinto - Getty Images

MILAN MILITO DERBY ZANETTI INTER / MILANO – La vittoria di ieri sera interrompe la striscia negativa che vedeva l’Inter non uscire vittoriosa da un derby da quasi un anno: era il 25 gennaio 2010, quando la squadra nerazzurra guidata allora da Mourinho, battè i cugini rossoneri per 2-0, reti siglate da Milito e Pandev. A distanza di due anni è ancora il gruppo storico, i cosiddetti senatori, a regalare la gioia a tutto il popolo nerazzurro, tornato finalmente a festeggiare una vittoria importante. Le scelte di formazione e lo schieramento in campo adottato dal tecnico Claudio Ranieri hanno di sicuro spianato la strada verso il successo, ma i veri artefici della preziosissima vittoria della stracittadina non possono che essere il capitano di lunghe battaglie Javier Zanetti, il Principe Diego Milito, tornato macchina da gol inarrestabile, senza dimenticare però i baluardi della difesa Lucio e Samuel, che hanno annullato lo spauracchio Ibrahimovic, per finire al duo di centrocampo Cambiasso-Thiago Motta, vere dighe della squadra nerazzurra. Il derby è stata la rivincita dei giocatori che fino a qualche mese fa erano sotto l’occhio della critica, che li definiva finiti e non più affamati come un tempo.

Le cinque vittorie consecutive ottenute finora erano passate quasi inosservate all’occhio di una critica spesso poco imparziale. Ma la sesta, che non era riuscita a nessuno in questo campionato, accende inevitabilmente i riglettori sulla squadra di Ranieri. Il tecnico nerazurro dovrà esserebravo ora a gestire l’euforia di una vittoria attesa e finalmente arrivata: per quanto importante, la vittoria di ieri deve essere considerata un punto di partenza e non di arrivo, posto che i nerazzurri occupano ancora la quinta posizione. Il derby quindi dovrà essere di trampolino per la seconda parte di stagione, in cui i recuperi di Sneijder e di Forlan potrebbero dare un grande contributo per cercare di conquistare traguardi importanti, senza bisogno di specificare quali…

 

Raffaele Amato

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